Malgrado in progresso tecnologico, in Abruzzo l'artigianato locale ha ancora una rilevante importanza: ad Arischia, un comune montano nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, sito vicino L'Aquila, grazie alla presenza di estesi boschi di faggio, si è diffusa e sviluppata la lavorazione del legno, un'attività che vede gli artigiani intenti a lavorare capolavori come le “arche”, ovvero le madie, mobili rustici per impastare e conservare il pane.
LA TRADIZIONE L'Abruzzo è una regione rinomata per le sue bellissime montagne ed i boschi, una ricchezza che, da sempre, ha portato a fare tesoro dei propri avere sfruttandoli al massimo. Furono i contadini che, durante il pascolo, iniziarono ad ammazzare il tempo morto dedicandosi alla realizzazione di veri capolavori in legno avvalendosi di semplici e rudimentali strumenti, pronti a dare vita ad oggetti di grande pregio che andarono via via ad assumere un ruolo importante e, da semplici passatempi, divennero un’importante risorsa per l'economia locale. Ad Arischia, che per secoli ha avuto il bosco come unica fonte di sostentamento, spicca la produzione a mano di antichi mobili detti "madie", una parola di origine latina il cui significato è "impastare", un gesto che allude all’utilizzo che veniva fatto di questo mobile che impreziosiva ogni cucina e aiutava nella preparazione del pane e nella sua conservazione, custodendo le scorte alimentari familiari avvolte in strofinacci di lino.
LE CARATTERISTICHE Gli artigiani hanno come compito quello di lavorare il legno rigorosamente a mano, pronti ad armarsi di pazienza per dare origine a prodotti quali le cosiddette madie, mobili rustici costituiti essenzialmente da una cassa rettangolare a quattro piedi dotata di coperchio ribaltabile sul quale veniva lavorato l’impasto del pane, lasciato poi lievitare all’interno della madia prima della cottura. Utilizzato nel focolare domestico per conservare il pane, ogni pezzo veniva e viene ancora lavorato avvalendosi del pregiate qualità del legno di faggio e, inoltre, ogni manufatto viene realizzato senza l’ausilio di chiodi, sono solo incastri e cavicchi di legno a regolarne l'assemblaggio.
IL TERRITORIO Il Museo del Legno, sito in quel di Via Nazionale 25, ha aperto i battenti nel 2005 ad Arischia ed invita a prendere parte al percorso espositivo che si divide in due sezioni: una dedicata all’ecosistema e alla biodiversità vegetale e animale mentre, l’altra, è dedicata alla lavorazione del legno come fonte di economia per gli abitanti e racconta quelli che erano gli antichi mestieri che ruotavano intorno a questa preziosa materia prima: il legno proveniente dalle faggete del Chiarino.
INDIRIZZI Gli appassionati dell'artigianato abruzzese possono conoscere un pezzo della tradizione soffermandosi all’interno del Museo del legno là dove è possibile ammirare il piccolo laboratorio di falegnameria composto da un bancone originale con tutti quelli che sono gli strumenti del mestiere quali seghe, trivellino, pialla, morsetto, raspa, scalpello, etc. una visita interessante che permette di promuovere la conoscenza di mestieri che ormai rischiano di scomparire.
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