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Firenze Officina Profumo farmaceutica Santa Maria Novella

Firenze, la farmacia storica più antica d'Europa

I prodotti dell'Officina Profumo Farmaceutica dei frati  vengono commercializzati in tutto il mondo

Sala del museo
©Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella Firenze
Contenitori in esposizione
Nel 1221 i frati domenicani che arrivarono a Firenze costruirono il proprio convento alle porte della città. Non ci volle molto tempo che iniziarono a studiare le proprietà delle erbe officinali che coltivavano negli orti in prossimità del convento. E a sperimentare le preparazioni ottenute come medicamenti, balsami e pomate che, in origine, venivano preparate solo per essere utilizzate nella piccola infermeria del convento. Nel 1381 è documentata la prima vendita dell’acqua di rose, utilizzata come disinfettante nei frequenti contagi di epidemie della peste.  Fu nel 1612 che venne aperta al pubblico la farmacia che si fregiava del titolo di Fonderia di Sua Altezza Reale in onore al Granduca di Toscana: il momento di svolta dei frati che iniziarono cosi ufficialmente la loro attività commerciale vendendo i loro prodotti. Era nata l’Officina Profumo - Farmaceutica di Santa Maria Novella, dove si sono da sempre intrecciati profumi e medicine.

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Da quel momento fu un crescente successo: per Caterina de’ Medici, Regina di Francia, fu creata un’essenza profumata  a base di bergamotto che prese il nome di Acqua della Regina. Durante il Settecento la fama dei frati varcò i confini nazionali arrivando fino in Russia, in India e in Cina. A fine Ottocento, con la confisca dei beni della Chiesa da parte dello Stato, per la prima volta la direzione dell’azienda passò in mano ad un laico, Cesare Augusto Stefani, nipote dell’ultimo frate direttore dell’Officina, che ne continua la tradizione cosi come i suoi discendenti. Oggi è la farmacia storica più antica di tutta Europa, dove sono esposti vari strumenti scientifici e contenitori che risalgono tra il Seicento e il Novecento: vasi ceramici, vetri da farmacia con bottiglie, alambicchi e altro, termometri, mortai, bilance, misurini.

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Il percorso museale dell'Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella si sviluppa in quelli che un tempo erano gli antichi laboratori di produzione proprio per ridare luce e vita agli antichi macchinari utilizzati un tempo per le lavorazioni, ai vetri, alle antiche ceramiche ed agli oggetti di rame e di bronzo. La Sala Vendita era in origine una delle cappelle del convento, adibita poi a magazzino e più volte ristrutturata. La Sala Verde ha ospitato l’Officina Farmaceutica con le stufe a piramide per distillare, i fornelli e i vetri prima di diventare  sala di ricevimento. L’Antica Spezieria era il locale riservato alla vendita e all’esposizione dei prodotti mentre la Sagrestia era usata come stanza in cui si conservavano le acque distillate. Oggi, grazie all’attività portata avanti nei secoli, i prodotti dei frati vengono commercializzati nelle principali città italiane ed europee fino in America, Russia, Australia, Giappone, Corea del Sud, Taiwan ed Indonesia. 
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