LA TRADIZIONE
Quella della carta è un'invenzione rivoluzionaria la cui paternità viene, tradizionalmente, attribuita alla Cina e per la cui diffusione, a seguito di alcune migliorie, bisogna ringraziare le popolazioni arabe. Ma è Fabriano, nota località dell'entroterra marchigiano, ad aver trasformato la carta in quel prodotto meraviglioso che oggi conosciamo. Alla fine del XIII secolo gli artigiani fabrianesi misero a punto le tecniche di produzione introducendo le tre essenziali innovazioni che hanno dato vita alla carta moderna: l'utilizzo della pila idraulica a magli multipli, per la raffinazione dell'impasto, la colatura con gelatina animale dei fogli per renderli impermeabili all'inchiostro e l'invenzione della filigrana che identificava il produttore e contrassegnava documenti di valore. Non è un caso, dunque, che oggi Fabriano sia una delle poche città al mondo in cui la carta viene ancora fabbricata a mano seguendo le tecniche di 700 anni fa.
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LE CARATTERISTICHE
Per produrre la famosa carta fabrianese si ricorre a materie prime di qualità come cotone, lino, canapa e coloranti speciali dai quali si ottiene l'impasto mediante l'utilizzo delle vecchie raffinatrici olandesi. I “lavorenti”, dunque, immergono “la forma” (un particolare telaio con tela in metallo) nei tini estraendo sempre la stessa quantità di impasto che distribuisce uniformemente sulla tela. Una volta che il foglio si è formato, il lavoro passa nelle mani del “ponitore” che, una volta fatta scolare l'acqua, adagia la forma su un feltro di lana distaccando il foglio dalla tela. Si procede, quindi, sovrapponendo, alternandoli, fogli e feltri formando una pila chiamata “posta” che viene, poi, posta sotto una pressa idraulica che provoca la prima disidratazione dei fogli. Con questa operazione si rimuove il 50% dell'acqua che consente di procedere alla separazione dei feltri dai fogli che vengono sistemati negli “stendaggi”, locali areati e con particolari condizioni di temperatura in cui la carta, appesa, completa l'asciugatura. I fogli asciutti vengono, quindi, sottoposti al processo di “collatura”, ossia l'immersione in gelatina animale che penetrando, rende i fogli impermeabili agli inchiostri garantendo una lunga conservazione nel tempo. Posti nuovamente negli “stendaggi”, i fogli raggiungono il livello di essiccamento definitivo al termine del quale vengono eseguite le operazioni di “allestimento”, attraverso le quali la carta viene “rifinita” attraverso la “scelta”,”contatura”, “pressatura”, “satinatura”, “impaccatura” e “stagionatura” a magazzino.
IL TERRITORIO
Per dar lustro alla tradizione fabrianese identificandone le produzioni ed evitare che si confondessero con quelle delle cartiere sorte, nel tempo, al di fuori dei confini cittadini, nel 1782 Pietro Miliani riuscì a riunire le cartiere di Fabriano in un'unica grande cartiera. Fu così che nacquero le storiche Cartiere Miliani Fabriano che, nel 2002, vennero acquistate dal Gruppo Fedrigoni, a sua volta rilevato, nel 2017, dal fondo americano Bain Capital. La documentazione prodotta dalle Cartiere Miliani Fabriano spa - Gruppo Fedrigoni è conservata dalla Fondazione G. Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie Istocarta, che promuove gli studi di storia della carta e delle discipline connesse oltre allo sviluppo e alla divulgazione delle scienze cartarie. L’Archivio Storico delle Cartiere Miliani Fabriano è il primo Archivio d’Impresa in Italia riconosciuto di notevole interesse storico nel 1964 perché conserva un patrimonio storico cartario unico nel suo genere al mondo, sin dal 1782, che comprende documenti, forme per carta a mano, tele, punzoni commissionati da Banche nazionali ed internazionali. Le fonti documentarie sono ordinate ed inventariate e ad esse si aggregano la raccolta di filigrane formata nel 1946 dal consigliere delegato delle Cartiere Miliani, ricca di oltre 1.500 esemplari; la fototeca, con più di 1.200 fotografie, testimonianza del patrimonio archeologico industriale, architettonico, paesaggistico e degli aspetti identitari della società e della cultura cartaria dal 1871; la biblioteca con 2.300 libri; i beni storici cartai per la fabbricazione delle carte filigranate conservati presso gli stabilimenti di Fabriano e di Pioraco, vicino Macerata, e parte dei quali depositati con contratto di comodato d’uso presso i Musei della Carta e della Filigrana di Fabriano e di Pioraco.
GLI INDIRIZZI
Per chiunque desiderasse conoscere ogni segreto riguardante la storica carta di Fabriano, l'appuntamento è al Museo della Carta e della Filigrana in L.go Fratelli Spacca n. 2, dove si potranno apprendere la storia e le tecniche di produzione della carta e prendere parte ad interessanti iniziative ed attività didattiche.
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