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Toscana: 4 cose da sapere sulla terracotta di Petroio

Sul borgo arroccato che domina la Val di Chiana un viaggio affascinante a tu per tu con gli artigiani delle ceramiche artistiche

Lavorazione argilla
Courtesy of©Vesna Andjic/iStock
Lavorazione argilla
Petroio, pittoresco borgo di origini medievali arroccato su una collina che domina la Val di Chiana da una parte e la Val d’Orcia dall’altra, è rinomato per essere un vero e proprio museo all’aperto là dove perdersi nel suo passato pronti a conoscere la storia che l’ha portata ad essere la "capitale della terracotta". Qui, infatti, da secoli il vasaio rappresenta una vera e propria icona, una figura chiave che custodisce i segreti dell’artigianato locale che molto deve alle proprietà del suolo da cui si ricava la materia prima, l'argilla, la cui plasticità ha permesso al concaio di sbizzarrirsi nella produzione e nelle forme degli oggetti in base alle relative funzioni d'uso.
 
LA TRADIZIONE La produzione di ceramiche artistiche in Toscana ha origini antichissime e, per quel che concerne il territorio di Petroio, stando a quanto dimostrano antichi reperti ritrovati in un sito posto nella valle del torrente Trove e all'interno del paese, sembra che le origini siano da rintracciare ai tempi degli etruschi ma, in realtà, i primi documenti scritti che accertano l’attività organizzata nell'ambito della manifattura delle terrecotte risalgono alla fine del sec. XVII, uno sviluppo legato probabilmente alla crescente importanza dell'olivicoltura ergo dalla necessità di produrre contenitori destinati allo stoccaggio dell'olio. Le fabbriche di terrecotte erano in un primo momento delle piccole realtà a conduzione familiare situate nell’abitato là dove si producevano manufatti per uso domestico e decorativo come ziri cilindrici ed orci panciuti da olio, conche da bucato e da frantoio, vasellame da cucina, scaldini, comignoli, tubazioni etc. su cui veniva riportato, con un chiodo, il nome del mastro concaio o della bottega e la data di fabbricazione ma, nell'immediato dopoguerra, la lavorazione della terrecotta venne decentrata e spostata all'esterno del paese, nella zona del Madonnino dei Monti, data l’esigenza di avere più spazio a disposizione per collocare i macchinari, lavorare quantità maggiori di manufatto, imballarlo, immagazzinarlo e spedirlo a destinazione. 
 
LE CARATTERISTICHE Oggi come ieri la passione, l’entusiasmo e la pazienza sono tra gli ingredienti principali che permettono agli artigiani di tramandare il mestiere di generazione in generazione: a semplificare il compito permettendo loro di giocare di fantasia e creatività senza tralasciare la raffinatezza dello stile è sicuramente la plasticità della terracotta che ha permesso la creazione di forme estremamente varie in rapporto alle diverse funzioni d’uso. Il tutto avvalendosi di tecniche antiche e soprattutto facendo affidamento al potere delle mani supportate solo da pochi e semplici strumenti: l’argilla infatti viene prima calcata manualmente sui vari stampi in gesso per poi essere sottoposta all essiccazione e, solo successivamente, all’infornatura, una fase molto delicata che permette di ottenere oggetti di notevole resistenza.
 
IL TERRITORIO Il Museo della Terracotta di Petroio, allestito all’interno del Palazzo Pretorio del borgo, accoglie con un percorso espositivo che si sviluppa su tre piani e ripercorre la storia e la tradizione del mestiere di “mastro concaio”, il tutto raccontato attraverso interessanti ricostruzioni che permettono di conoscere ogni fase, dall’estrazione nella cava fino ad arrivare alla realizzazione del prodotto finale con la possibilità di visitare gli impianti dei concai della zona. Le sue sale, grazie alla presenza di pannelli informativi e punti di consultazione interattiva, tra voci in sottofondo, fotografie e video, permettono al visitatore di districarsi tra la documentazione delle tecniche e la vista di oggetti in terracotta quali orci, coppi, conche, tegole e grandi anfore, il tutto sottolineando l’importanza della continuità tra passato e presente, tra le tecniche antiche e le forme del design moderno. Un appuntamento interessante per vedere dal vivo e toccare con mano il fascino della terracotta è “La Corrida del Contadino” e la Mostra Mercato della Terracotta evento in calendario dal 10 al 12 giugno 2016 che invita a passeggiare per le strade del paese pronti a soffermarsi sull'esposizione dei maestri terracottai locali. 
 
INDIRIZZI Sono tante le realtà ancora attive che permettono di ammirare il fascino della terracotta come Fatap Terrecotte Artistiche una realtà storica che, da prima del 1800, fa tesoro delle ottimi argille del territorio producendo vasi e oggetti ornamentali la cui qualità e il cui fascino sono riscontrabili nell’alta porosità e in quelle infinite sfumature e colorazioni che ricordano il caratteristico paesaggio senese. Dalle abili mani degli artigiani prendono forma oggetti di varia natura, perfette per adattarsi tanto all'arredamento interno della casa quanto agli spazi esterni come il giardino, il tutto molto apprezzato in Italia così come all'estero. Un’altra realtà che risulta essere una delle più antiche fabbriche di terracotta è l’azienda Benocci Maurizio Terracotta Studio che prosegue una tradizione familiare che ha alle spalle oltre 250 anni di attività: da ben quattro generazioni infatti i Benocci lavorano a mano l’argilla producendo oggetti di notevole resistenza la cui fama ha fatto il giro del mondo tanto da essere richiesti da nobili casate per impreziosire i loro giardini storici.
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