Quando si parla della terra romagnola subito corrono alla mente le delizie dell’enogastronomia locale ma, oltre a fare il pieno di sapori, questa realtà stupisce anche per il suo artigianato: tra i prodotti più conosciuti ed apprezzati a spiccare sono le tele stampate a ruggine, manufatti realizzati tramite l'impiego di stampi incisi, intrisi nel colore e battuti col mazzuolo, una tecnica xilografica che racconta al mondo intero la qualità del Made in Italy e quel legame unico con la terra d’origine.
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LA TRADIZIONE Le origini di questa arte manuale sono difficili da definire con certezza: a quanto pare già gli Egizi erano soliti praticare specifiche forme di stampa su tessuti ma, per quel che concerne il Belpaese, stando a quanto hanno rivelato antichi reperti, fu all'inizio dell'Ottocento che in Romagna quest'arte prese piede sviluppandosi nel mondo rurale. Le tele romagnole stampate a mano erano infatti legate agli strumenti dell'essenziale creatività contadina, ossia stampi in legno di pero, colori ottenuti dalla ruggine, canapa coltivata nei campi e tessuta dai telai casalinghi, il tutto decorato con disegni come l’uva, le spighe di grano, il gallo, pigne etc. Passano gli anni ma, fortunatamente, quest’arte non rischia di finire del dimenticatoio in quanto sono diversi gli artisti e gli artigiani che ne fanno tesoro dandole una seconda vita riproponendo sí l'iconografia classica ma sperimentando anche innovazioni che non vanno a stravolgere l'essenza stilistica originale, anzi, l'arricchiscono. Al fine di tutelare il procedimento produttivo tradizionale dalle imitazioni industriali e diffondere la cultura delle tele, nel 1997 é nata l'Associazione Stampatori Tele Romagnole a cui fanno capo importanti botteghe storiche che oggi sono circa una decina.
LE CARATTERISTICHE Pochi ma preziosi elementi sono necessari al fine di realizzare l'inchiostro per stampare le tele: oggi come ieri alla base della stampa tradizionale vi è una ricetta antica che ha alle spalle più di 300 anni che ha come protagonista il ferro ossidato con aceto di vino in modo da produrre la ruggine a cui viene aggiunto solfato di ferro legato con farina di frumento. Una tecnica artigiana unica tramandata per generazioni come testimoniano gli antichissimi stampi realizzati a mano con legno di pero che, una volta intinti nel colore, vengono posizionati sul tessuto e percossi con un pesante mazzuolo, ovvero un grosso martello, in maniera tale che i motivi ornamentali possano essere visibili su entrambi i lati del tessuto, che siano esse tovaglie, coperte, cuscini, tende, asciugamani etc.
IL TERRITORIO A tale proposito un indirizzo interessante si trova a Santarcangelo di Romagna ed è il Museo degli Usi e dei Costumi della gente di Romagna, un polo dedicato all’identità culturale ed alle tradizioni popolari di questo territorio che si raccontano attraverso le testimonianze della gente e la raccolta di oggetti e strumenti che segnano il legame o la discontinuità tra passato e presente mentre a San Pietro in Campiano, località sita a circa 15 km da Ravenna, sorge il MDT, un ex edificio scolastico riconvertito in un Centro Didattico dove “giocare con la storia”: gli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria 1° e 2° grado, possono infatti prendere parte a laboratori che permettono loro di familiarizzare con l’antica tecnica della stampa a ruggine.
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INDIRIZZI A Santarcangelo di Romagna si trova uno storico laboratorio artigianale, la Stamperia Marchi, là dove ancora oggi per pressare, lisciare e stirare la tela si utilizza un gigantesco mangano del 1633, unico al mondo per dimensioni e peso, una pressa antica che tutti i curiosi possono ammirare con i propri occhi visto e considerato che i proprietari, oltre ad accogliere nella loro bottega dove fare il pieno di tessuti antichi e moderni, corredi per la casa, per la persona etc., effettuano visite guidate nel loro laboratorio e museo per raccontare il procedimento utilizzato per lavorare e realizzare le famose tovaglie romagnole. Interessante anche l’Antica Stamperia Carpegna che, da ben sei generazioni, stampa a mano su tela utilizzando matrici in legno e il tradizionale colore ruggine o ancora la Stamperia Pascucci di Gambettola, un'antica bottega artigiana che, dal 1826 e da sette generazioni, tramanda il suo sapere regalando tessuti d’altri tempi, pregiatissime tele stampate a mano, un luogo custode di storia tanto che, nel 2008, è stata una delle sedi scelte dal FAI (Fondo Ambientale Italiano) per il suo riconosciuto interesse storico e culturale.
