Crotone, uno dei centri più importanti della Magna Grecia, è un vero e proprio pozzo di storia. Qui, in quella città che fu cara a Pitagora, si conserva un’antica arte che rende protagonisti i grandi maestri orafi, personalità di spicco in grado di raccontare sapientemente la cultura della propria terra con preziosi manufatti realizzati in oro e argento.
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LA TRADIZIONE Le origini dell'arte orafa crotonese sono legate, senza ombra di dubbio, alla Magna Grecia. La colonizzazione greca ha lasciato un’inesauribile eredità culturale, importanti testimonianze archeologiche hanno infatti portato alla luce una fiorente attività artistica: ricca era la produzione di ceramiche, la bronzistica così come la lavorazione di metalli preziosi, oro e argento, che erano spesso usati come doni votivi agli dei come si evince dai ritrovamentii relativi agli scavi al Parco Archeologico di Capo Colonna, presso il Santuario di Hera Lacinia. I pellegrini erano infatti soliti rendere omaggio alla dea protettrice delle mandrie, del benessere e della fertilità, offrendo preziose regalie: proprio qui è stato portato alla luce il famoso Diadema Aureo e la misteriosa Barchetta Nuragica. Ciò che resta dell’epoca d’oro della Magna Grecia rivive nella gioielleria moderna là dove, nei laboratori più illustri, il fascino della tradizione fa da musa ispiratrice alle creazioni dei grandi maestri.
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LE CARATTERISTICHE Ogni oggetto è un piccolo capolavoro che racchiude in sé arte, cultura e originalità: l’arte orafa artigiana è rimasta molto ancorata alle tradizioni come dimostra la tipica lavorazione della filigrana che, tutt'oggi, ricalca lo stile e le forme dei monili del passato care alle popolazione che, nei secoli, poplarono l'area. In epoca moderna, a rendere più preziosa la lavorazione, oltre all’oro e all’argento, ci si avvale del prestigio di coralli, perle e pietre dure che vanno a rivestire di nuovo i gioielli. L'unicità di queste meraviglie che guardano al passato proiettandosi al futuro, ha permesso di tenere alto il nome del Made in Italy e della scuola d'arte orafa crotonese. I capolavori che escono dalle botteghe dei grandi maestri trovano spazio tanto nel campo dell'alta moda quanto nel mondo dello spettacolo, in Italia come all’estero, conquistando ora le star di Hollywood ora illustri personalità legate alla sfera ecclesiastica.
IL TERRITORIO Al fine di conoscere la magia di quella che era l’antica Kroton, il Museo Archeologico Nazionale di Crotone è il punto di riferimento ideale in quanto, al suo interno, è possibile fare un salto nella storia e riscoprire l’importanza di questo centro culturale raccontata attraverso i reperti antichi dall’ inestimabile valore storico e artistico rinvenuti durante gli scavi nella città. Oltre alle bellissime ceramiche, si possono ammirare manufatti in oro e argento come il prezioso Tesoro di Hera tra cui spicca il Diadema Aureo di Hera Lacinia, una corona in lamina d'oro realizzata con un altissima qualità artigianale in cui si ammirano i suoi rifiniti dettagli quali i ramoscelli di mirto con foglie e bacche sostenute da fili intrecciati in oro.
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INDIRIZZI Tra le personalità più illustri legati alla lavorazione dell'oro spicca il maestro Gerardo Sacco che, dal 1963, gestisce una ditta artigianale che produce gioielli, non semplici oggetti bensì preziosità che hanno un corpo e un’anima e si presentano come portatori di valori culturali, materiali e artistici di grande spessore. I suoi lavori hanno vestito le bellissime di ogni epoca da Liz Taylor a Isabella Rossellini, da Monica Bellucci a Elena Sofia Ricci o ancora Virna Lisi, Maria Grazia Cucinotta e tante altre. Il suo stile attinge molto alla cultura magnogreca rendendo però ogni gioiello sempre attuale, con un occhio attento all’innovazione e al design. Oltre a grandi preziosi, il maestro Sacco realizza linee in grado di raggiungere una più ampia fascia di clientela come i gioielli Zodiaco: terra, acqua, aria e fuoco si presentano in un intreccio tra rame, oro e argento per dare vita alla magia degli astri o ancora la collezione Mito che, servendosi del bronzo e dell’argento, riporta in vita i miti del passato come la collana “Ratto di Persefone” o “Apollo e Dafne” così come la “"Nike Alata". Specializzato nell’arte sacra è il Maestro orafo Michele Affidato: da oltre 25 anni realizza, interamente a mano, pezzi unici, gioielli in stile Greco-Bizantino, articoli moderni oltre a immagini sacre per Chiese e autorità religiose che, a più riprese, sono state benedette dall’incontro con i pontefici Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco. A concludere il cerchio, l’anello mancante è rappresentato dalla famiglia Spadafora, il cui nome rientra tra quelli degli artisti che, più di altri, hanno contribuito a diffondere l’arte orafa italiana nel mondo, un mestiere il loro portato avanti dalla fine del 1700, tramandato di padre in figlio grazie all'amore per la propria terra e per un mestiero antico. Abile nel sacro, tanto da essere chiamato “Orafo delle Madonne”, Spadafora ha grande dimestichezza anche nel profano, creando opere indossate da Sofia Loren, Robert De Niro o ancora personalità illustri come Papa Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI così come Barack Obama e la first lady Michelle. Due in particolare i lavori che si contraddistinguono per originalità: “Abracadabra”, un anello sui generis che, come per magia, si apre per trasformarsi in un bracciale in oro antico, incastonato di diamanti e rubini, zaffiri e smeraldi. Non è da meno il ciondolo “Apriti Sesamo”, un rosone ottocentesco che si divide in quattro per diventare un meraviglioso collier che può essere indossato in 5 modi diversi.
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