“Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi..”: proprio qui, in questa location cara al Manzoni dei Promessi Sposi, al prestigio paesaggistico e storico si affianca un altro vanto, quello della produzione serica, un’attività storica apprezzata nel mondo intero.
LA TRADIZIONE “Como città della seta. Como città di Volta” si diceva un tempo: la storia di quella che si presenta oggi come la produttrice di circa il 95% della seta del Belpaese ha una lunga tradizione che risale al 1400 quando, stando alla volontà di Ludovico Sforza, vennero piantate nel comasco piante di gelso, nutrimento basilare per il baco da seta. Passo dopo passo, anno dopo anno, l’arte della seta attraversò fasi di crisi e di gloria con un grosso picco nel 1972 quando Como conquistò il primato assoluto nella produzione della seta sorpassando definitivamente Cina e Giappone. Importanti cambiamenti si sono poi registrati nel corso del XX secolo grazie sì alla meccanizzazione dei telai ma anche all'istruzione professionale promossa nel 1869 dall’Istituto Tecnico Industriale di Setificio “Paolo Carcano”, una scuola nata al fine di formare le giovani promesse del settore tessile. Oggi, sita in quel di via Castelnuovo 5, la scuola continua a sfornare veri e propri tecnici della filiera tessile comasca confermandosi l’istituto tessile con il maggior numero di iscritti in Italia. Nel 1995 nacque la Fondazione del Setificio con il fine di occuparsi della formazione di un corpo docenti in grado di fornire ai giovani le competenze necessarie al mestiere e tutelare la cultura tessile comasca ed il suo patrimonio storico.
LE CARATTERISTICHE La lavorazione della seta è un mestiere d'arte che nobilita il territorio di Como sin dal XVI secolo e per qualità, creatività e servizio, rappresenta un'eccellenza produttiva del Made in Italy sia a livello europeo sia mondiale con esportazioni importanti. I setaioli al fine di dare vita a prodotti impeccabili si avvalgono di un articolato processo di lavorazione che vede una stretta collaborazione tra le varie aziende là dove ognuna si occupa di una singola fase della produzione al fine di assicurare la pregiata qualità del prodotto finito. La torcitura e la tesaurizzazione sono le prime fasi del processo produttivo che rafforzano il filato e lo preparano per la tessitura anche se, molto spesso, in epoca moderna i filati vengono importati dall’estero e la filiera inizia direttamente con il processo di tessitura dalla quale si ottiene il primo manufatto tessile a cui vengono applicate le attività di nobilitazione quali tintura, stampa e finissaggio.
IL TERRITORIO La scoperta dell’arte della lavorazione della seta parte da Via Castelnuovo 9 là dove sorge il Museo didattico della seta, aperto nel 1990, 1.000 mq di meraviglie che mettono in mostra un importante patrimonio dove ripercorrere la storia e le tappe salienti dell'industria
serica comasca attraverso la visita di numerosi disegni, manufatti
tessili, fotografie, stampe e macchinari ereditati da aziende dismesse e
da singole donazioniche. Un altro punto di riferimento in città è la Fondazione Ratti, una Onlus nata dalla passione per il tessuto e l’arte del suo fondatore, Antonio Ratti, desideroso di rendere qualcosa di personale fruibile a tutta la collettività. Ospitata all’interno della bellissima Villa Sucota, in Via per Cernobbio, l’eleganza della seta si traduce in due sale espositive dove ripercorrere la storia del tessuto e la tecnica, l’iconografia e il rapporto con la storia del costume, della politica e dell'economia.
INDIRIZZI La seta vi attende nelle tante boutique in centro a Como che corredano via Vittorio Emanuele III, pronti ad arricchire il guardaroba con foulard e cravatte o ancora, all’interno di un complesso industriale tessile risalente al XIX secolo, in quel di Viale Roosevelt, si trova un mondo di seta, “La Tessitura”, 1000 mq di spazio dove il cliente può iniziare un vero e proprio viaggio nel tempo, ammirare la tecnica di lavorazione e le varie fasi che la seta attraversa grazie alla presenza di touch screen multimediali e maxi schermi. Trattasi di un concept store appartenente ad una delle più antiche e note aziende tessili comasche, il Gruppo Mantero, impegnato da quattro generazioni nella seta, leader nel settore cravatte, accessori per donna e tessuti per abbigliamento. Non è da meno la Seteria Bianchi di Capiago Intimiano, operativa dal 1907, da ben quattro generazioni la sua creatività continua a tenere testa alla concorrenza con le sue uniche cravatte: si contano oltre 30.000 disegni e i suoi tessuti hanno vestito il Papa e arredato alcuni ambienti della Casa Bianca.
COMO, CAPITALE CHIC DELLA SETA: LE FOTO
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