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4 motivi per cui il calcio fiorentino è così speciale

Lo storico sport toscano viene considerato il padre del calcio moderno

calcio fiorentino
Courtesy of ©Lorenzo Noccioli/Wikimedia Commons CC BY SA 2.0
Rievocazione del calcio fiorentino
Storia, sport e tradizione si fondono in un affascinante tutt'uno nel calcio fiorentino, considerato il patre del calcio moderno, che si gioca nel capoluogo toscano da oltre cinque secoli.

LA TRADIZIONE
Se in Italia e in molti altri Paesi del Vecchio Mondo il calcio è uno sport così sentito c'è un motivo. L'usanza di dedicarsi a giochi di squadra con la palla risale, infatti, agli antichi greci che erano soliti praticare uno sport chiamato Sferomachia. Su questo gioco non si conoscono molte informazioni, si sa, peró, che venne introdotto tra i passatempi preferiti dagli antichi romani che gli diedero il nome di Harapstum, l'antenato di numerosi giochi in diversi Paesi europei e del calcio fiorentino in particolare, nato nel tardo medioevo e praticato con regolarità, anche da personaggi illustri della storia fiorentina e non solo, almeno fino al XVIII secolo. Dopo circa due secoli di interruzione delle competizioni ufficiali, il calcio fiorentino è tornato nelle piazze della città agli inizi del XX secolo grazie ad una rievocazione storica tra le più sentite del capoluogo toscano che dimostra come lo sport storico cittadino non fosse mai stato del tutto dimenticato dai fiorentini.

LE CARATTERISTICHE
Le regole cinquecentesche del calcio fiorentino vennero riassunte in 33 punti in un documento redatto da Giovanni De' Bardi che ha ispirato le regole attuali le quali, comunque, nel corso del tempo, hanno subito diverse modifiche. Oggi il calcio fiorentino si gioca disputando partite di 50 minuti tra due squadre formate da 27 giocatori per parte, quattro Datori Indietro (portieri), tre Datori Innanzi (terzini), cinque Sconciatori (mediani), quindici Innanzi o Corridori (attaccanti), che si affrontano in un campo rettangolare diviso a metà da una linea. Lo scopo del gioco è di raggiungere la linea di fondo campo degli avversari per depositare la palla nella rete e realizzare una segnatura (chiamata caccia). Qualora la palla finisca, a seguito di un tiro sbagliato o di una devizione di un difensore, al di sopra della rete viene, però, assegnata mezza segnatura in favore dell'avversario. Vince la squadra che allo scadere dei 50 minuti avrà realizzato più "cacce". Sebbene venga considerato il padre del calcio moderno, nel suo svolgimento il calcio fiorentino ricorda piuttosto il rugby.

IL TERRITORIO
Oggi il calcio fiorentino è il protagonista di una delle rievocazioni storiche più sentite del capoluogo toscano che si svolge ogni anno durante il mese di giugno in occasione dei festeggiamenti del Santo Patrono a Santa Croce, durante la quale si affrontano le quattro squadre dei quartieri storici di Firenze: i "Bianchi" di Santo Spirito, gli "Azzurri" di Santa Croce, i "Rossi" di Santa Maria Novella e i "Verdi" di San Giovanni. La rievocazione ha preso il via nel 1930 ed è proseguita quasi senza interruzioni, ad eccezione del periodo bellico, fino ad oggi.

GLI INDIRIZZI
Per godere del folklore della magnifica rievocazione del calcio fiorentino in costume, con i suoi cortei, le atmosfere cariche di storia e di agonismo e il coinvolgemento dei cittadini fiorentini, l'appuntamento è in p.zza S. Croce dove si disputano tradizionalmente le partite del torneo storico che, soltanto in alcune sporadiche occasioni, sono state giocate presso altre sedi come il Giardino di Boboli o, addirittura in altre città italiane e straniere tra cui Roma, Lione e New York.

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