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VenTo: da Venezia a Torino sulle due ruote

Pedalando lungo gli argini del Po: ecco i dettagli di un itinerario mozzafiato

Viaggiare in bicicletta
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Viaggiare in bicicletta
Uno dei percorsi ciclabili più lunghi d’Europa, ma non solo: un grandioso progetto di mobilità sostenibile che percorrerà ben 679 chilometri in mezzo alla natura. Questa è la sfida lanciata dalla VENTO, la pista progettata da un team di architetti, pianificatori ed esperti di urbanistica del Politecnico di Milano, che collega Venezia a Torino lungo il corso del Po. L’itinerario, passando da Milano, Piacenza, Parma e Ferrara, costeggerà il celebre fiume per circa 700 chilometri attraversando numerosi parchi ed importanti aree protette. L'idea, come è stato anticipato, è stata mossa dal Politecnico di Milano e il progetto costerebbe circa 80 milioni di euro, una cifra identica a quella necessaria per “costruire due chilometri di autostrada”, hanno spiegato gli ideatori. 

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Ma non solo: oltre alle ricadute positive sull'ambiente e sullo stile di vita, potrebbe generare anche importanti entrate economiche, sia in termini di occupazione che in termini di movimento turistico. In Italia ad esempio i 200 chilometri di piste ciclabili nella provincia di Trento producono 80 milioni di euro ogni anno. VenTo potrebbe richiamare centinaia di migliaia di turisti desiderosi di attraversare i parchi e le aree protette lungo il Po dando una importante spinta all'economia ed al turismo in genere. 
 
Per ora VenTo è ancora un progetto, ma le Regioni sembrano essere accondiscendenti e desiderose di investire in un’opera simile, considerando che parte del tracciato è pressoché pronto all’utilizzo. Ad ospitare quasi metà della ciclabile, infatti, sarebbero gli argini del Po, che con le leggi attuali possono essere percorsi solo da mezzi agricoli e polizia fluviale. “Basta la volontà di una firma, un accordo tra le quattro Regioni e gli enti fluviali e il coraggio di stabilire che gli argini sono solo ciclabili e utilizzabili dai frontisti. Con alcune centinaia di migliaia di euro si potrebbero poi rimuovere sbarre e sbarramenti e fare quelle due sistemazioni banali necessarie a rendere percorribili gli argini”, spiega il Politecnico di Milano. Così il 42% dei 679 chilometri di VenTo diventerebbe automaticamente ciclabile e pronto all’utilizzo. Inoltre, un centinaio di chilometri sono già stati realizzati, anche se sparsi qua e là. Mancherebbero alcuni interventi di peso maggiore per superare dislivelli e costruire attraversamenti sul Po adatti alle bici, soprattutto nelle provincie di Alessandria, Pavia, Mantova e Rovigo. Per maggiori informazioni cliccare su www.progetto.vento.polimi.it
 
 
 
 
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