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Vacanze in bicicletta - come organizzarsi

Vademecum del cicloturista

Vacanze in bicicletta. Istruzioni per l'uso.

Bike bicicletta
©Messe Friedrichshafen GmbH
E’ proprio il caso di dirlo, se avete voluto la bicicletta … ora pedalate! Fuor di metafora, il cicloturismo è un’arte di viaggiare che richiede qualche attenzione in più del semplice andare in bicicletta. Ci sono i pro e i contro di una vacanza cicloturistica e forse è meglio saperlo prima di mettersi in viaggio e di decidere la propria meta finale.

Il cicloturismo è possibile solo se allenati o comunque se si è grandi utilizzatori della bicicletta. Pedalare lentamente è adatto a tutti, anziani e bambini compresi, soprattutto perché si può essere eventualmente accompagnati da una guida che ha studiato nei dettagli il percorso, la logistica e la strumentazione adatti ad ogni livello, anche ad assoluti neofiti. A facilitare le cose vi è anche il tipo di mezzo che si utilizza, di solito speciali biciclette adatte alle lunghe percorrenze su piste ciclabili o strade secondarie dove il traffico è quasi inesistente.

La maggior parte dei percorsi segue il corso dei fiumi o comunque sempre percorsi pianeggianti, privi di salite. Le tappe sono programmate su tragitti fra i 30  e 50 km al giorno, percorribili al proprio ritmo, con soste a piacere e un accurato road-book con tanti spunti di carattere artistico, culturale, eno-gastronomico attraverso i quali si arriva ad avere una vera conoscenza del territorio. I bambini possono essere trasportati con la propria bicicletta se avranno più di 10 anni, oppure nei seggiolini di sicurezza, in mini-carrozze al traino o nei camellini (la bici del bimbo con la sola ruota posteriore è ancorata al mozzo della bici dell’adulto).

La scomodità può essere il fatto che partenza e arrivo sono distanti e magari si deve trasportare la bicicletta nella località di partenza. Tuttavia, esistono Tour Operator specializzati che offrono tutti i servizi necessari per facilitare il più possibile la vacanza sulle due ruote offrendo, ad esempio, il noleggio della bicicletta, tanto per cominciare. Tutte le bici (nuove o recentissime, con cambi  almeno di 21 rapporti) sono perfettamente funzionanti e revisionate ogni volta che si affidano ad un nuovo cicloturista. Sono dotate di portapacchi e borse laterali, nonché di cesta o borsa frontale. C’è sempre il kit di riparazione della camera d’aria, ma è consuetudine trovare sul percorso numerosi punti di assistenza, alcuni dei quali proprio negli alberghi o altri esercizi molto attenti alle esigenze dei ciclisti, tutti comunque segnalati sul road-book. Per altri e più gravi problemi c’è il telefono sempre disponibile del tour operator che può inviare rapidamente sul percorso un mezzo per recuperare bici e ciclista in difficoltà. Per i percorsi in linea, se non serviti da rapide e comode linee ferroviarie, gli stessi operatori organizzano transfert con propri minibus, con l’eventuale trasporto della bici di proprietà del cliente.

Un’altra questione scottante è quella dei bagagli. Quasi sempre c’è la doppia opzione: il proprio bagaglio viene trasportato autonomamente nelle sacche e portapacchi, oppure un efficiente  servizio collaudato ritira la mattina dopo le 9 la valigia dall’hotel che verrà trasportata in quello successivo prima delle 14. Alcuni viaggi hanno l’ulteriore comodità di offrire la barca come hotel galleggiante e semovente, spostandosi coi ciclisti quotidianamente. Le destinazioni dove si trovano diverse proposte di questo tipo sono il Danubio da Passau a Vienna eventualmente fino a Budapest, diversi itinerari olandesi e tedeschi, compreso quello sul fiume Dahme con Berlino come città di partenza o arrivo.

A chi rivolgersi
In Europa sono davvero pochi i Tour Operator dedicati al 100% a questo settore. Il più noto è l’austriaco Eurobike (www.eurobike.at) che ha il merito di aver reso popolare negli ultimi 15 anni questo modo di viaggiare grazie alla “madre di tutte le ciclabili” quella del Danubio dove ogni anno transitano probabilmente quasi un milione di cicloturisti. In Italia i due principali operatori sono Funactive (www.funactive.it) e Girolibero (www.girolibero.it) che assorbono la maggior parte delle richieste del mercato italiano. I T.O. offrono anche tour accompagnati dalla guida che pedala insieme ai cicloturisti per tutta la durata del viaggio e li assiste in ogni evenienza. Per chi vuole tenersi aggiornato, l’editore Ediciclo (www.ediciclo.it) è la casa editrice che pubblica libri, guide, manuali, reportage a pedali, agende e miti dello sport esclusivamente a tema ciclistico.
Quando partire
I mesi migliori per una vacanza cicloturistica vanno da aprile a ottobre, evitando i mesi ancora freddi nel nord Europa o quelli troppo caldi più a sud.
Costi
Una settimana con mezza pensione, trasporto bagagli e noleggio della bicicletta costa mediamente 500 euro.
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