Non c'è niente di più green che correre nella natura e tenersi in forma. Se poi a questa pratica si aggiunge anche la raccolta dei rifiuti abbandonati allora la corsa diventa plogging. Un'attività inventata in Svezia, uno dei Paesi culturalmente più sensibili a tutto ciò che è eco-friendly. Non a caso il termine plogging è un neologismo tra la più nota parola running e plocka upp, ovvero raccogliere in lingua svedese. Anche in Italia si fa plogging, soprattutto nei tantissimi parchi e riserve dislocate in tutto il Paese. Tra le varie iniziative in programma quella di Monterosso Santuario di Soviore, nel Parco Nazionale delle Cinque Terre, in Liguria.
Per iniziare a fare plogging occorre aggiungere alla tradizionale attrezzatura da running il necessario per raccogliere i rifiuti che si incontrano lungo il percorso. E dunque un paio di guanti protettivi e un sacchetto per raccogliere la spazzatura. In questo modo al running si aggiungono una serie di movimenti accessori assimilabili a piegamenti, squat e attività che si fanno abitualmente in una sessione di fitness. E che aumentano esponenzialmente l'efficacia della seduta di plogging.
Domenica 28 ottobre l'appuntamento è sul sentiero 509 che parte Santuario di nostra Signora di Soviore, uno dei più antichi della Liguria. L'organizzazione prevede un trasferimento che parte dalla stazione di Monterosso al Mare e la consegna di un kit che include guanti, sacchetti e maglietta con logo del parco. La partecipazione è gratuita per coloro che sono in possesso della Cinque Terre Card mentre ha un costo di 6,5 € per tutti gli altri. Il percorso è facile e adatto a qualsiasi tipo di escursionista. Per cui è un evento da considerare particolarmente adatto anche alle famiglie, sopratutto per gli scopi nobili ed educativi che lo contraddistinguono. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi al sito del Parco Nazionale delle Cinque Terre.