Il tracciato parte da Potenza, capoluogo lucano che sorge nell’alta valle del Basento a oltre 800 metri di altezza. Dopo aver percorso per circa 10 chilometri la strada Panoramica di Pignola, si raggiunge la prima tappa all’oasi WWF Pantano. Si tratta di una delle prime riserve naturali della regione, istituita nel 1984 e sviluppata su un’area di 155 ettari comprendente l’omonimo lago. E’ nota per la sua biodirversità, per la vegetazione e la fauna. La macchia mediterranea, uccelli migratori e stanziali, oltre 400 specie di insetti. Una paradiso per gli amanti del birdwatching che possono percorrere il perimetro del lago grazie ad una pista ciclabile.
Un tratto di sterrato che circoscrive l'Oasi WWF alle porte di Potenza
Da qui si parte per la tappa più impegnativa, che porta al valico della Sellata e del Pierfaone. Circa 12 km di strade di montagne circondate da boschi, per raggiungere una zona che d’inverno si trasforma in una stazione sciistica. Raggiunta quota 1400 metri, si può rifiatare con la discesa verso Abriola, terza tappa del percorso che si raggiunge dopo meno di 8 km. Si tratta di un paesino medievale molto caratteristico e un tempo roccaforte araba. Il tempo per rifocillarsi e riposarsi tra le vie del borgo per rimettersi in sella alla volta di Pignola, penultima tappa del tour. E’ il tratto più lungo del percorso, che misura 15 km e porta a quota 1000 metri. Dal comune di Pignola si torna infine a Potenza attraverso la provinciale della Sellata. Sono gli ultimi 12 km del tour dell’Appennino lucano.
L'associazione lucani in Natura, affiliata alla Federazione Italiana Escursionismo, organizza dei tour guidati in bici nella zona di Potenza e in tutta la Basilicata. Per maggiori informazioni è possibile contattare il sito www.lucaninatura.it.
