La Francigena è un’antica via di pellegrinaggio lunga 1800 chilometri che collega Canterbury a Roma, sepolcro degli apostoli Pietro e Paolo e punto di riferimento per la cristianità. In età medievale era percorsa non solo dai pellegrini ma anche da commercianti ed eserciti. A causa delle frequenti guerre e calamità naturali che dilagavano sul territorio non è pervenuto un percorso univoco della via Francigena, ma esistono molte varianti. Il tratto italiano di questo lunghissimo itinerario si snoda per sentieri sterrati e stradine secondarie e può essere percorso anche in bicicletta. Prima d’intraprendere un simile viaggio, però, è utile dotarsi della guida La via Francigena in bicicletta, edita da Terre di mezzo. Infatti, la segnaletica è piuttosto scarsa e spesso contraddittoria, ma sembra essere in evoluzione grazie all’operato dell’Associazione vie Francigene.
La guida sopracitata suddivide il tratto italiano in 23 tappe di circa 40 chilometri ciascuna indicando per ognuna le varianti in base alla tipologia di percorso e al proprio allenamento. Inoltre, è possibile ottenere la “credenziale del pellegrino”: si tratta di un attestato personale a testimonianza dell’avvenuto pellegrinaggio, compilato e timbrato dalle parrocchie, municipi e ospitali, che danno diritto a pernottare con tariffe agevolate nelle strutture convenzionate.
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Ma non è tutto: i pellegrini che percorrono almeno gli ultimi 100 chilometri della via Francigena a piedi o in bicicletta potranno ricevere, presentando la credenziale con i vari timbri, il Testimonium, un documento firmato dall’arcivescovo a testimonianza dell’avvenuto pellegrinaggio. Per ottenerlo bisognerà entrare in San Pietro e domandare udienza all’incaricato dell’accoglienza dei pellegrini a Roma. Insieme alla consegna del documento è prevista anche una visita guidata della cripta e della tomba di San Pietro. Per maggiori informazioni cliccare su www.bikeitalia.it