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raccolta funghi: come e dove

A caccia di funghi: le migliori escursioni in Italia

Ecco cosa fare per vivere divertenti giornate alla ricerca dei Porcini più prelibati della Penisola

fungo, prato, autunno
istockphoto.com
La raccolta dei funghi
Con l'avvicinarsi della stagione autunnale ha preso l'abbrivo l'atteso periodo della caccia al fungo. Tuttavia esiste un vademecum da rispettare anche in questa "golosa" attività. Il primo errore da evitare quando si decide di andare per funghi è sicuramente quello di addentrarsi in posti sconosciuti, ignorando i principi di base che regolano le escursioni in montagna e nei boschi. Mentre, dal punto di vista normativo, è necessario possedere un permesso apposito che viene rilasciato, previa richiesta, dai comuni, province e esercizi pubblici convenzionati. Ogni regione possiede il proprio regolamento e decide sia il tetto massimo della raccolta che eventuali restrizioni da applicare a particolari qualità di funghi. Inoltre, la raccolta è consentita solamente in giorni ed orari specifici. Solitamente è vietato: usare rastrelli, buste di plastica per trasportare quanto raccolto, tagliare i funghi alla base, raccogliere gli esemplari troppo giovani o troppo vecchi ed ovviamente danneggiare flora e fauna. Infine è bene evitare di consumare ciò che non è stato identificato con certezza.
 
 
Detto questo in Italia è possibile vivere divertenti escursioni sulle tracce di questo prelibato vegetale e, tra le tante, esiste un particolare itinerario a cavallo tra Emilia Romagna e Liguria per scovare i funghi Porcini più succulenti della penisola. L'itinerario prende le mosse da Berceto, uno dei più antichi borghi montani, ultima importante tappa lungo la Via Francigena prima del valico appenninico. Da Berceto la Strada del Fungo inizia il suo tragitto percorrendo la provinciale 523. Il sentiero si inoltra poi fra i boschi e le valli dell'Appennino Parmense, fra scorci suggestivi e panorami mozzafiato, un vero e proprio paradiso per i fautori del trekking e per gli amanti della buona cucina. Questo è infatti il regno del Fungo Porcino di Borgotaro Igp. Da qui, l'itinerario proseguo verso la valle del Taro, la quale costeggia il torrente fino a raggiungere Borgo Val di Taro, capoluogo della valle e capitale del Porcino. Infine, la favorevole posizione di Berceto, a ridosso del crinale appenninico, pone il paese come punto di partenza privilegiato per escursioni in alta quota e nel vicino Parco regionale dei Cento Laghi. Per maggiori informazioni cliccare su www.stradadelfungo.it
 
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