L'Emilia Romagna è la vera "Food Valley". Tra le sue eccellenze spiccano ben tre denominazioni di pregiati Aceti Balsamici. Ve ne abbiamo parlato qui
Uve Lambrusco (©Caspar Diederik/ CC BY SA 2.0)
Il vino che si evolve con la cucina localeRicostruire le origini della coltivazione di questo vitigno è altrettanto complesso. Agli inizi del XIV secolo lo scrittore e agronomo bolognese Pietro De' Crescenzi suggerisce di prendere in considerazione la possibilità di coltivazione della vite labrusca, mentre due secoli più tardi il medico di papa Sisto V, Andrea Bacci, parla delle uve lambrusche che si coltivano sulle colline di fronte alla città di Modena dalle quali si ottengono vini rossi speziati, aromatici e spumeggianti per via delle bollicine. E' proprio questa una delle prerogative che rende il Lambrusco uno dei vini più amati. La scelta di dotare il nettare di questa piacevole spuma è un retaggio della conquista da parte dei Longobardi che che fermarono i propri eserciti alle porte dell'Esarcato di Ravenna, corrispondente circa all'attuale Romagna. I dominatori introdussero sul territorio alcune delle loro usanze come quella dell'allevamento del maiale allo stato semi brado. Fu così che i cibi cominciarono ad essere cotti con lo strutto invece che con l'olio d'oliva divenendo, dunque, più grassi ed untuosi. Per sgrassare il palato quando si consumavano queste portate, si diffuse la consuetudine di bere, e produrre, vini frizzanti come il Lambrusco.
Un calice di Lambrusco (©CCFoodTravel.com/CC BY SA 2.0)
Oggi questo delizioso nettare, così come le ricche portate della cucina modenese, succulente ed aromatiche, anche il frizzantissimo Lambrusco si è profondamente radicato nella tradizione enogastronomica modenese dando vita a piacevoli abbinamenti che deliziano il palato. La possibilità di scegliere tra versioni secche e versioni amabili e tra diverse denominazioni, ogununa caratterizzata da particolari note gustative ed ofattive, consentono a questo vino di incontrare i gusti dei più svariati consumatori. In virtù del loro legame con il territorio e con la lunga tradizione che li contraddistingue, i produttori locali hanno chiesto ed ottenuto il riconoscimento della denominazione di origine per i loro nettari. Oggi, dunque, sono ben quattro le DOC (oggi DOP) che contrassegnano il Lambrusco d'eccellenza: il Lambrusco di Sorbara, il Salamino di Santa Croce, il Grasparossa di Castelvetro, che hanno avuto il riconoscimento nel 1970, e il Lambrusco di Modena che ha ottenuto l'ambita DOP nel 2009. Chi ama assaporare un gusto fine rimarrà conquistato dal Lambrusco di Sorbara, chi predilige i sapori più intensi ed aromatici non rimarrà deluso dal ricco bouquet del Salamino di Santa Croce e, ancor di più, dal Grasparossa di Castelvetro, in assoluto il più corposo e profumato dei Lambruschi del modenese.Per conoscere meglio la città di Modena clicca qui
Il Grasparossa di Castelvetro
Il nome del Grasparossa di Castelvetro è legato alla particolare caratteristica del vitigno di colorarsi di rosso, in autunno, non soltanto nelle foglie ma anche nel raspo e nei pedicelli. La zona di produzione comprende l'intero territorio comunale di Castelfranco Emilia, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Fiorano, Formigine, Maranello, Marano sul Panaro, Prignano sulla Secchia, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Sassuolo, Vignola e San Cesario sul Panaro, tutti in provincia di Modena, e parte del territorio comunale di Modena. Si presenta di colore rosso rubino intenso con riflessi violacei. Una volta versato sviluppa una morbida spuma vivace ed evanescente della stessa tonalità. Il profumo è intenso, complesso, fruttato e vinoso con sentori che ricordano anche quelli dell'uva. Al palato colpisce per la sua acidità equilibrata ed il sapore aromonico, sapido, leggermente fruttato e vinoso con un piacevole retrogusto amarognolo. Il tipo secco, il più strutturato ed intenso tra i quattro tipi di Lambrusco DOP, si sposa alla perfezione con primi piatti conditi con carne, paste al forno, arrosti, salumi, formaggi anche a pasta fermentata e più in generale con tutti i primi tradizionali della cucina emiliana. Il tipo amabile, dal profumo intenso e fruttato e dal sapore più dolce, vinoso ed armonico si rivela un ottimo aperitivo ed è l'accompagnamento perfetto della pasticceria secca e dei dolci della tardizione modenese.
Lambrusco
La scelta di vini Lambrusco Grasparossa di Castelvetro è davvero ricca e variegata. Ed anche chi non ha in programma, nell'immediato, di raggiungere Modena e la sua provincia per una vacanza. potrà comunque deliziare il palato con un buon calice di vino acquistando un'ottima bottiglia di Lambrusco on line. Abbiamo selezionato alcune proposte di Amazon che porteranno un po' di Modena sulle tavole italiane.Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Amabile Giacobazzi nasce dai terreni sabbiosi e calcarei delle colline emiliane. Oltre ad accompagnarsi alla perfezione con salumi della tradizione locale, è l'accompagnamento ideale per dolci prelibatezze come le crostatine ai frutti di bosco
Il bellissimo color rubino e il gusto molto secco nel finale, fanno del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Doc"LaGrasparossa" Cantina Zanasi consenti di fare un figurone in qualunque occasopne
Il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro DOC Secco Vini Righi è un vino ideale da consumare a tutto pasto Si abbina in particolare con antipasti di salumi vari, primi piatti con sughi di carne, carni bianche e rosse anche bollite, e formaggi a media o lunga maturazione.
Il Millenovecentoventotto Lambrusco Grasparossa Castelvetro Doc Secco Cavicchioli è un nettare prelibato e profumato dal sapore fragrante, secco e fruttato che lo rende l'accompagnamento ideale per i salumi emiliani: mortadella, prosciutto, culatello, con arrosti e carni bianche, carni bollite in genere, cotechino
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