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Torre degli Incurabili mulino Giugliano

Torre degli Incurabili, in Campania il mulino del mistero

Le rovine di un antico mulino sul quale fioriscono leggende di esoterismo e fantasmi

Mulino a vento
istockphotos
Mulino - immagine generica
Non sempre le cose sono quello che sembrano. Per esempio, un rudere di un antico mulino, semi abbandonato nella campagna, può nascondere una storia intricata, dove la realtà abbraccia la leggenda. Ed ecco che poche pietre diroccate acquisiscono il fascino dei luoghi più misteriosi e curiosi. Ad esempio a Varcaturo, nella provincia di Napoli non lontano da Giugliano, si trova “o mulino a viento”, come lo definiscono i locali. Più noto come Torre degli Incurabili, non si tratta semplicemente di un edificio dove un tempo si macinava il grano.

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Secondo le fonti la Torre degli Incurabili risale al 1700, ma è molto probabile che si trovasse lì già in precedenza. Utilizzata come mulino per molti anni, ad un certo punto cambiò uso. Divenne infatti un lazzaretto, da cui il nome, ed in seguito fu anche utilizzato come manicomio. Un uso certo particolare per un mulino a vento, che non mancò di esercitare un notevole fascino arricchito di leggende. Non è raro che ai manicomi, ai luoghi di sofferenza si associno storie di fantasmi. Ma alla Torre degli Incurabili non mancano anche aneddoti legati all’esoterismo. In effetti, la forma del mulino, oggi solo un rudere, è particolare con la sua pianta ottagonale. Inoltre, è decorato da particolari figure geometriche, e si chiude con una parte piramidale. 

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Le leggende che circolano sulla Torre degli Incurabili sono assai particolari. Non solo i ‘classici’ fantasmi che non trovano pace, ma animali leggendari, giganteschi, fantastici. La più nota, è la storia di un cacciatore che si aggirava sul sentiero che porta al mulino di notte. Si rese conto di essere seguito, ed ebbe la netta sensazione che fosse una donna a stare sul suo cammino. Eppure ad un certo punto la ‘presenza’ mutò: giunto nei pressi della Torre, udì chiaramente un rumore di battito d’ali, come se un enorme uccello si fosse librato in volo. Si voltò, ma non vide nessun animale, e tantomeno la donna.
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