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Torino Mole Antonelliana

Torino: la Mole Antonelliana e le sue curiosità

Non tutti conoscono i particolari del monumento simbolo di Torino: andiamo a scoprirli

Torino panorama
©iStockphoto
Skylina di Torino con la Mole Antonelliana
Simbolo indiscusso della città di Torino, la Mole Antonelliana affascina per la sua eleganza e maestosità. Progettata dall’architetto Alessandro Antonelli, è sede del Museo Nazionale del Cinema di Torino ma vanta anche il pregio di essere uno dei migliori  punti da cui vedere la città. E come tutti i grandi monumenti non mancano le curiosità che la riguardano. Innanzi tutto era stata progettata per essere la sinagoga cittadina ma, a causa dell’eccentrica creatività del suo costruttore, venne invece eretta un’opera colossale con la cupola a guglia che, per le sue dimensioni, non poteva che essere definito “mole”. Ma quello non era il lavoro richiesto dai committenti. Fu cosi che, per certo tempo, venne abbandonata. Fino a quando il Comune convinse l’Antonelli ad acquistare il cantiere: nel 1889 l’opera venne terminata.

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Il 23 maggio del 1953, invece, a seguito di un forte temporale, una potente tromba d’aria spezzo la guglia, che venne ricostruita l’anno successivo fortificata con un’armatura metallica rivestita di pietra. Anche gli appassionati di esoterismo possono trovare ottimi spunti visitando la Mole Antonelliana, poiché possiede, come molte attrazioni di Torino, i suoi lati oscuri. La base piramidale e la guglia altissima fungerebbero da antenna catalizzatrice di tutta l’energia positiva proveniente dal cielo e dal sottosuolo. Si pensa che Nietzsche vide nella Mole l’immagine di Zarathustra: in una sua lettera scritta quando era in città, infatti, il filosofo annunciò di averla battezzata "Ecce Homo” e di averla “circondata nello spirito con un immenso spazio“. Secondo il suo biografo, Anacleto Verrecchia, Nietzsche amava pranzare nei dintorni della Mole per goderne dei benefici influssi.

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Al suo interno la Mole nasconde qualcosa di davvero incredibile, con oltre due milioni di oggetti legati al cinema. Si possono ammirare i caschi di Star Wars e i gioielli di Marilyn Monroe, il mantello di Superman e il cappello di Federico Fellini, tanto per citare alcuni dei tanti cimeli storici. Ma c’è di più. Qui si trova anche l’originale statua di una divinità. Si tratta di Moloch, protagonista del colossal intitolato “Cabiria”, un film realizzato da Giovanni Pastrone tra il 1913 e il 1914 al quale ha partecipato Gabriele D’Annunzio per la scrittura delle didascalie. Il film “Cabiria” ha segnato così la nascita del cinema italiano. Oltre ad essere ripresa nel logo delle Olimpiadi Invernali del 2006 ed essere raffigurata sulle monete da 0,2 centesimi, un’altro primato della Mole è il fatto di essere  stata una delle prime costruzioni illuminata mediante piccole fiammelle di gas cittadino.
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