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Roma, nel bunker segreto di Villa Ada

Sotto il celebre parco una serie di cunicoli e stanze blindate

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Gallerie a Villa Ada
I sotterranei di Roma custodiscono veri tesori storici ed architettonici. Le celebri catacombe, cripte, necropoli, cisterne romane, fondamenta di monumenti antichi, ville sepolte dal tempo: dovunque si scavi nella città Eterna si trova qualcosa di immenso, magnifico. Tuttavia la Roma sotterranea nasconde anche strutture molto più recenti, ma non per questo meno affascinanti. Sotto a Villa Ada per esempio, oggi grande parco pubblico e un tempo residenza reale, si trova infatti un bunker antiaereo costruito durante il secondo conflitto mondiale. 
 
La tenuta include diverse strutture, ma era nella Palazzina Reale che Vittorio Emanuele e la moglie Elena risiedevano. E’ proprio la presenza di cantine e ambienti sotterranei poco distanti dalla Palazzina che fece balenare l’idea, negli anni ’30, di scavare ed estendere le strutture per realizzare un bunker. Cunicoli e stanze rinforzate, con allestimenti che fossero relativamente confortevoli. Quando, durante la guerra, i bombardamenti degli alleati si fecero più intensi, si decise di ampliare e migliorare il progetto del bunker di Villa Ada (all’epoca Villa Ada Savoia). Peculiare è l’ingresso: si trova infatti a 350 metri dalla Palazzina Reale, perché sfrutta una naturale inclinazione del terreno. Proprio perché distante dall’edificio, l’ingresso doveva essere raggiungibile in automobile, e così infatti fu concepito. L’accesso è messo in sicurezza da doppi portoni e porte blindate, mentre i cunicoli si snodano seguendo una sorta di forma circolare, a ‘ciambella’. Il cuore è una camera blindata con impianto di depurazione dell’aria, mentre una via di fuga secondaria permetteva di risalire segretamente alla superficie, grazie ad una scala in travertino. Dal punto di vista strutturale, il bunker era rivestito con uno ‘scudo’ in pietra e cemento che doveva proteggere da eventuali esplosioni. Il tutto, immerso nel fitto della vegetazione del parco. 
 
Tornati aperti al pubblico in tempi recenti dopo interventi di recupero e riallestimento, i cunicoli scavati nel sottosuolo di Villa Ada sono stai per anni in condizioni di abbandono. Ma frequentati da loschi figuri: non a caso, tra la popolazione presero il nome di ‘bunker del Diavolo’, perché sede di messe sataniche. Sono oggi visitabili grazie alle visite guidate dell’associazione Roma Sotterranea. 

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