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Palermo Catacombe dei Cappuccini Mummia Rosolia Lombardo

Palermo, la mummia che apre gli occhi

Si trova nelle Catacombe dei Cappuccini la mummia più bella del mondo

Veduta di Palermo
©iStockphoto
Panorama di Palermo
Nel quartiere di Cuba, a Palermo, si trova la Chiesa di Santa Maria della Pace, un edificio tardo gotico ristrutturato in stile barocco. Fa parte di un complesso che comprende l’Ordine dei frati minori cappuccini, con le Catacombe e il cimitero. Le Catacombe dei Cappuccini sarebbero proprio le cripte della chiesa di Santa Maria della Pace, e divennero famose perché, alla fine del Cinquecento, i monaci erano soliti seppellire i loro fratelli defunti in fosse comuni che si trovavano sotto la chiesa. Quando venne ampliato il cimitero sotterraneo e si fece una straordinaria scoperta, ovvero che 45 salme si erano mummificate naturalmente e, data la straordinarietà dell’evento che venne considerato come segno della benevolenza divina, vennero esposte in apposite nicchie.

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Con il passare del tempo i frati decisero di accogliere nel loro cimitero anche i laici. Mantenendo, però, il rito dell’imbalsamazione. E cosi solo i più facoltosi potevano permettersi di affidare i propri defunti ai Cappuccini per poter andare in visita tra i corridoi delle catacombe dove erano esposte le salme. Tra queste, nel 1920, arrivò anche una bambina di appena due anni, di nome Rosalia Lombardo, che vanta una storia particolare. La bimba infatti, morta precocemente per una polmonite, venne imbalsamata grazie ad una formula chimica che ne ha preservato l’aspetto perfetto, con le sembianze autentiche che la fanno sembrare addormentata in un sonno profondo: avrebbe infatti ricevuto un’iniezione di fomalina, glicerina, sali di zinco, alcool e acido salicilico a cui è stato aggiunto un trattamento del volto con paraffina disciolta in etere proprio per mantenere l’aspetto del volto ancora vivo e tondeggiante.

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Ma quello che avvolge di mistero la mummia definita la Bella Addormentata è anche un altro fatto piuttosto curioso: si è notato, infatti, che più volte al giorno la bambina apriva e chiudeva gli occhi. Il fenomeno è stato, ovviamente, studiato, anche con l’ausilio delle telecamere ma nessuno, all’inizio, riusciva a fornire una spiegazione logica. Chi parlava di miracolo, chi di fenomeno paranormale, chi, addirittura, di una trovata pubblicitaria. Molto più semplicemente si sarebbe trattato di un’illusione ottica prodotta dalla luce che filtra dalle finestre laterali o dell’effetto dell’umidità. Poiché durante il giorno la luce del sole cambia, sembra che le palpebre siano in movimento. Con lo scorrere del tempo e le variazioni climatiche a cui è stato sottoposto il cadavere nei decenni si è notata la mutazione nel colore dei capelli e delle ciglia della bambina che sono diventate bionde, mentre nel passato e dal confronto con le foto dell’epoca, Rosalia aveva i capelli più scuri.
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