Milano è una città che offre molte più sorprese di quante se ne possano immaginare. I suoi angoli nascosti celano vere e proprie perle, come ad esempio il cosiddetto Quadrilatero del Silenzio. Si tratta di una zona a due passi da Corso Venezia, che custodisce un prezioso effetto sonoro: qui spariscono i rumori del traffico e del caos cittadino. La bellezza di questo angolo milanese è data dai palazzi che ne fanno parte, veri e propri gioielli in stile liberty. Andando a vedere ancora più da vicino questo luogo, si possono scorgere dei meravigliosi fenicotteri rosa all’interno di un giardino.
LEGGI ANCHE: IL RINASCIMENTO A MILANO. MUSEO BAGATTI VALSECCHI
LEGGI ANCHE: IL RINASCIMENTO A MILANO. MUSEO BAGATTI VALSECCHI
Si tratta del parco di Villa Invernizzi, abitato da una colonia di splendidi uccelli, che placidamente trascorrono le loro giornate tra il giardino e la piscina per loro costruita. Una vera e propria visione, un microcosmo celestiale all’interno di una grande metropoli, che i visitatori possono osservare dal cancello di via Cappuccini 3 (metro Palestro). Il palazzo non è visitabile, ma attraverso le inferriate lo spettacolo dei placidi fenicotteri rosa è osservabile, e non c’è passante che resista alla tentazione di gettare lo sguardo fermandosi un attimo.
LEGGI ANCHE: TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SU PALAZZO GIURESCONSULTI
LEGGI ANCHE: TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SU PALAZZO GIURESCONSULTI
Ma cosa ci fanno dei fenicotteri a Milano? Villa Invernizzi è di proprietà del famoso ‘papà’ dei formaggini, divenuto ad un certo punto della carriera il Cavalier Invernizzi. Egli volle creare questa oasi negli anni ’70, e per realizzarla acquistò un palazzo adiacente alla villa, che demolì. Furono importati i leggiadri uccelli dall’Africa e dal Cile (ancora non vigevano norme per la tutela degli animali esotici), e nel parco nacque la prima colonia. Che di generazione in generazione ha continuato ad abitare il giardino, divenendo il piccolo e silenzioso stormo di oggi. Essendo nati in cattività, non sembrano avere la benché minima intenzione di andarsene, e le volontà testamentarie dei coniugi Invernizzi li tutelano.