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Italia monumenti e fontane con animali

I monumenti italiani che ritraggono animali

Dai gargoyle alle tartarughe: un insolito itinerario animalesco con segreti e curiosità

Fontana delle Tartarughe di Roma
©iStockphoto
Roma, particolare della Fontana delle Tartarughe
Capita, visitando una città, di restare stupiti per un dettaglio, un particolare che cattura l’attenzione e grazie al quale si scoprono curiosità ed aneddoti. Ne offrono svariati esempi le fontane e i monumenti ispirate agli animali che si possono trovare sparsi ovunque. Incominciando dal Duomo di Milano, dove le statue dei gargoyle che rappresentano mostruose creature in pietra sono ben visibili. Queste figure sono state create per cacciare i demoni dalla chiesa secondo un’usanza molto antica che si rifà alla leggenda dell’assedio della città francese di Rouen da parte di un drago. Quelli che decorano riccamente l’esterno del Duomo milanese non sono altro che dei goccioloni, ovvero delle grondaie, che servono per far defluire la pioggia dalla struttura dell’edificio e per questo molto sporgenti. Ad Andalo c’è Maya, la statua di bronzo dell’orso diventato simbolo cittadino, mentre a Trento è la Fontanella dell’Aquila a rappresentare lo stemma della città. Si trova a ridosso della Casa Rella nella piazza del Duomo: leggenda vuole che un condannato a morte abbia urlato la propria non colpevolezza affermando che l’aquila sarebbe diventata pietra se fosse stato innocente, cosa che accadde immediatamente.

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Diversamente la storia del simbolo di Venezia, il Leone di San Marco, è più travagliata. Con datazione incerta ed origine sconosciuta l’opera ha avuto diverse attribuzioni, dalla romanica all’assira e persino cinese. Venne spostata da Napoleone a Place des Invalides a Parigi per tornare a Venezia completamente frantumata e restaurata dopo il 1815. Chi poi si trova a visitare Padova può andare a vedere, sul sagrato della Chiesa di Sant’Andrea, una colonna romana in pietra locale sormontata dalla statua di un leone, comunemente conosciuta come la Gatta di Sant’Andrea, portata come bottino di guerra. Si deve invece all’ispirazione per il film di Federico Fellini “E la nave va” la grande statua di Ancona che rappresenta un rinoceronte con il suo piccolo. Nel film viene infatti raccontata la storia dell’enorme animale che, sopravvissuto al naufragio del piroscafo su cui viaggiava, era approdato ad Ancona dove aveva partorito il suo cucciolo.

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A Firenze è la Fontana del Porcellino lungo la loggia del Mercato nuovo ad essere ammirata: commissionata da Cosimo II de Medici raffigura un cinghiale a cui, secondo tradizione, bisogna strofinare il naso per avere fortuna. Non in molti sanno che proprio a questa statua Hans Christian Andersen, rimastone tanto impressionato, dedicò una delle sue fiabe: Il Porcellino di Bronzo. Celebre è anche la Fontana della Tartarughe e Roma, in Piazza Mattei: costruita verso la fine del 1500 su progetto di Giacomo della Porta è legata ad una romantica leggenda. Sembra che il duca Mattei, per dimostrare al padre della sua amata di essere un uomo potente contrariamente a quanto questi ritenesse, fece erigere la meravigliosa fontana davanti alle sue finestre nell’arco di una sola notte. Le sculture dei quattro fanciulli che alzano le braccia per aiutare le tartarughe ad entrare nel catino superiore vengono attribuite a Taddeo Landini, ma le tartarughe furono aggiunte nel 1658 dal Bernini.
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