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Madrid weekend Rastro mercato

Una domenica da madrileni

Una Madrid verace, popolana e umile si mette in mostra insieme ai turisti ogni domenica mattina al Rastro, il tradizionale mercatino delle pulci dal quale partire per una passeggiata nei caratteristici rioni di Lavapiés e di Embajadores.

Madrid
Courtesy of ©EsMadrid
Una Madrid verace, popolana e umile si mette in mostra insieme ai turisti ogni domenica mattina al Rastro, il tradizionale mercatino delle pulci dal quale partire per una passeggiata nei caratteristici rioni di Lavapiés e di Embajadores. 

Forse non incontrerete più i chulos, i manolos e le manolas, ovvero i damerini madrileni, i popolani e le popolane delle classiche operette d’epoca (zarzuelas), ma di sicuro qualcosa troverete di diverso dalla solita Madrid pontificata sulle guide turistiche. E se avete a disposizione un weekend, è proprio l’occasione giusta, perché è la domenica il giorno fortunato.

Il Rastro è un appuntamento imperdibile con la vita vera di Madrid, per chi il lusso lo sa cercare (e trovare) anche negli anfratti meno blasonati di una città. Questo tradizionale mercatino delle pulci che dà appuntamento ai madrileni ogni domenica mattina e festivi, si raduna attorno al quartiere di Lavapiés, facendo la sua esuberante comparsa  lungo qualsiasi vicolo libero dalla plaza de Cascorro in poi, lungo la Ribera de Curtidores fino a raggiungere la Ronda de Atocha.

Ci si può arrivare con la metropolitana, scendendo alla fermata Tirso de Molina e, seguendo il flusso di gente, non si tarderà a trovare l’ingresso. L’ingresso è nel variopinto mondo di venditori ambulanti di ogni sorta e con ogni sorta di mercanzia sbandierata ai quattro venti insieme agli infaticabili abanicos (ventagli) che sventolano via il calore di una città che pare infuocata. Inutile tentare di elencare le “cose” che si possono trovare girovagando a zig zag tra la miriade di banchi e banchetti che si affacciano ad ogni piè sospinto. Del Rastro si dice che, se qualcosa non si trova, è semplicemente perché non esiste.

I grandi viali alberati che sostengono il via vai massiccio di gente ricordano qualcosa delle ramblas di Barcellona, ma non provate a dirlo in giro. Madrid è dei madrileni, un mondo a parte rispetto alla “rivale” della Catalogna, e nei quartieri più umili come questi, le tendenze più turistiche non soccombono mai del tutto a certo sano ostinato tessuto popolare.

Passeggiare in questa zona fa pensare a Cervantes, a Lope de Vega e Tirso de Molina, Ramòn de la Cruz e ai sainetas (farse teatrali) di Carlos Arniches. E fa pensare anche a Goya e a come certi scenari si prestino particolarmente bene a posare per le arti. Un po’ fa pensare anche alla Porta Portese dei romani ma si sa che, in fondo, tutto il mondo è paese, e ci si mette l’anima in pace. Il Rastro e i suoi dintorni, i rioni di Lavapiés e di Embajadores, meritano una visita, e per chi ha poco tempo, è forse il modo migliore per spenderlo: una divertente, benché un po’ faticosa, immersione nella Madrid che parla davvero la sua lingua.


Per le soste golose, tra i vari locali di tapas e ristorantini che spuntano tra le vie del Rastro, non mancherete di trovare qualcosa che fa per voi. Segnaliamo, tuttavia, l’Asador Frontòn di  Plaza Tirso de Molina 7, dove con poco più di 20 euro si assaggia una buona cucina a tinte locali che spazia dalla carne grigliata ai must gastronomici come l’insaccato più mangiato di Spagna, il chuletones de buey, e gli immancabili pimientos del piquillo (peperoni dolci).
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