Come ogni città
anche Friburgo, la porta della Foresta Nera, ha il suo simbolo ed è il meraviglioso Duomo. Il Münster
domina qualsiasi prospettiva dello sguardo, dall’alto di un belvedere, o nei
dintorni della città vecchia, questo capolavoro artistico del medioevo condensa
l’attenzione e la mantiene a lungo su di sé, ricco di dettagli architettonici
in stile gotico d’ispirazione francese. La sua torre di 116 metri, è
un’opera magistrale considerata la più bella della cristianità.
Cominciato nel 1200, il Duomo viene completato nel 1510 ma la sua manutenzione
in realtà non finisce mai. La sua fragilità intrinseca, essendo costruito in
pietra arenaria soggetta a continui deterioramenti, richiede un continuo lavoro
di restauro. Per questo vi lavorano in maniera fissa 16 scultori. L’interno del
Duomo è un colpo d’occhio. Almeno tre gli aspetti che colpiscono e su cui
concentrare l’attenzione: l’altare maggiore, concepito come una sorta di
quinta teatrale con pannelli scenografici interscambiabili in base alle
celebrazioni dell’anno; gli organi, quattro in tutto, con ben 10823 canne,
usati regolarmente ogni martedì per concerti di famosi organisti; le vetrate
del 1300, raffiguranti le storie dei santi e realizzate con un lavoro manuale
raffinatissimo di trasformazione del vetro, sono di inestimabile valore.
Attorno alla Cattedrale si raccoglie la città vecchia, con il mercato
ricco di profumi e colori, edifici storici di epoche diverse, i piccoli canali
che scorrono per 15 chilometri lungo tutti i vicoli della città.
Quotidianamente questi ruscelletti, i Bächle, vengono puliti da addetti.
Sono davvero un tratto caratteristico dell’immagine della città e la tradizione
vuole che chi vi cade dentro, si sposa con qualcuno del posto. La zona
pedonale, che coincide con il centro storico, è ricca di boutique, negozi,
gallerie e mercatini, si vedono in giro molti studenti che ricordano come
Friburgo sia una città universitaria.
La storia ricorda nomi di importanti filosofi che hanno studiato, insegnato o
vissuto a Friburgo, da Erasmo da Rotterdam (la cui casa-palazzo è oggi la Cassa
di Risparmio), a Marcuse a Heidegger a Husserl. Il quartiere universitario,
che si raggiunge percorrendo l’interminabile e ampia Bertoldstrasse, è un
piccolo villaggio studentesco, circondato da edifici di grande prestigio
architettonico, e di una pulizia e cura sorprendenti.
Friburgo è una città tranquilla ma non morta, culturale, ricca di musei, e con
una radicata tradizione gastronomica, quella della Foresta Nera di cui è la
porta d’ingresso. Dunque non mancano le vinerie e i locali dove bere birra,
birra tedesca, ovviamente che è un’altra cosa. Non a caso una delle
manifestazioni più importanti della città, è l'estiva Festa del Vino, dove vengono presentati e degustati ben 400
differenti vini della regione, nella piazza del mercato attorno al Duomo.
Rimanendo in tema gastronomico, uno dei migliori ristoranti di Friburgo è Colombi
(Am Colombi-Park), che è anche hotel.
Tra le altre costruzioni tipiche, lo Schwabentor (Porta degli Svevi),
costruito intorno al 1200, come ingresso alla città. L’altra porta è la Martinstor,
accanto al vecchio convento degli eremiti Agostiniani, che introduce lungo la
via principale, la Kaiser-Jospeh-Strasse, l’unica strada dove si trovano
quattro grandi magazzini. Per il resto ci sono solo piccoli negozi, in una
varietà notevole, che non annoia.