Testimoni silenziosi di fasti passati ma anche della volontà dell’uomo di avvicinarsi agli dei o di celebrarne la grandezza, questi antichi monumenti rappresentano ancora oggi il simbolo di civiltà ormai scomparse, ma che tanta parte hanno avuto nella storia dell’evoluzione. Raccontano di sfide riuscite e speranze disattese, come pure di conquiste e delusioni. E per comprendere appieno il messaggio che si perpetua nei secoli da ognuna di queste storiche pietre, molte delle quali sopravvissute tanto allo scorrere del tempo quanto alla rovina causata dagli stessi che le avevano erette, il sito “Oyster” ha messo in fila le tredici rovine storiche più incredibili del mondo. Eccole!
(Fonte Oyster e Wikipedia)
Il termine Persepoli deriva dal greco antico Persépolis (Περσ?πολις), un termine composto da Pérs?s (Π?ρσης) e pólis (π?λις), che significa "città di Persia." A causa della convinzione tra i persiani della tarda antichità, che i monumenti vennero costruiti da Jamshid,[1] una figura della mitologia persiana, il sito fu noto come Trono di Jamshid sin dai tempi dei Sassanidi, 224–651. Fu una delle cinque capitali dell'Impero achemenide (le altre erano Babilonia, Ecbatana, Pasargadae e Susa). È situata a circa cinquanta chilometri a nord della attuale città di Shiraz nella regione di Fars dell'attuale Iran.
Masada (o Massada, o in ebraico Metzada) era un'antica fortezza, situata su una rocca a 400 m di altitudine rispetto al Mar Morto, nella Giudea sud-orientale, in territorio israeliano a circa 100 km a sud-est di Gerusalemme. Mura alte cinque metri – lungo un perimetro di un chilometro e mezzo, con una quarantina di torri alte più di venti metri – la racchiudevano, rendendola pressoché inespugnabile. A rendere ancor più difficile un assedio contribuiva la particolare conformazione geomorfologica della zona: l'unico punto d'accesso infatti era l'impervio sentiero del serpente, così chiamato per i numerosi tornanti che lo rendevano un gravissimo ostacolo per la fanteria. La fortezza divenne nota per l'assedio dell'esercito romano durante la prima guerra giudaica e per la sua tragica conclusione.
Ayutthaya, Thailandia
Pueblo Bonito, Nuovo Messico (Usa)
Pueblo Bonito, la più grande e famosa Grande Casa del Parco nazionale storico della cultura Chaco, situata nel Nuovo Messico, fu costruita dagli antichi puebloani ed occupata tra l'828 ed il 1126
I grandi busti che si trovano sull'isola sono chiamati moai. Sull'isola esistono 638 moai, secondo le ricerche condotte da Sebastian Englert. Nonostante le ricerche condotte, il loro scopo non è noto con certezza. Le statue potrebbero rappresentare capi tribù indigeni morti; secondo la credenza popolare avrebbero permesso ai vivi di prendere contatto con il mondo dei morti.
Il Tempio di Luxor è un grande complesso templare egiziano situato sulla riva orientale del Nilo nella città di Luxor (antica Tebe). Noto nella lingua egizia come ipet resyt, o "harem meridionale", il tempio era dedicato a Amon. Durante il Nuovo Regno fu il centro della festa annuale di Opet, nella quale una statua di Amon era trasferita lungo il Nilo dal vicino Grande tempio di Amon noto anche come Tempio di Karnak Ipet-sut per il rito di fertilità.
Le grotte di Longmen (letteralmente grotte della porta del drago) sono una serie di santuari rupestri che si trovano 12 chilometri a sud dell'odierna Luoyang, nella provincia di Henan. La costruzione delle grotte iniziò nel 493. Il complesso è composto da 2.345 grotte e nicchie, 2.800 iscrizioni, 43 pagode e oltre 100.000 immagini del Buddha. Il 30% delle caverne risale alla dinastia Wei, il 60% alla dinastia Tang e il 10% ad altri periodi. Nella grotta-tempio vi sono statue alte anche 17 metri, che raffigurano Buddha e i suoi discepoli. Nel 2000 il complesso delle grotte di Longmen sono state inserite nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Ta Prohm è un tempio di Angkor, in Cambogia, costruito nello stile Bayon principalmente nel tardo dodicesimo e agli inizi del tredicesimo secolo. È situato a circa un chilometro ad est di Angkor Thom, fu costruito dal re Jayavarman VII come monastero buddista Mahayana e come università. Diversamente dalla maggior parte dei templi di Angkor, Ta Prohm è rimasto nelle stesse condizioni in cui è stato trovato: l'atmosfera creata dalla combinazione di alberi che crescono sulle rovine e la giungla circostante lo hanno reso uno dei templi più popolari di Angkor.
Stonehenge (pietra sospesa, da stone, pietra, ed henge, che deriva da hang, sospendere: in riferimento agli architravi) è un sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire. È composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti. Le pietre di Stonehenge devono il loro attuale allineamento ai lavori di ricostruzione nella prima metà del Novecento. Ipotizzando che l'attuale allineamento ricalchi il precedente, alcuni sostengono che Stonehenge rappresenti un "antico osservatorio astronomico". Il sito fu aggiunto alla lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel 1986.
Chichén Itzá è un importante complesso archeologico maya situato nel Messico, nel nord della penisola dello Yucatan. Le rovine, che si estendono su un'area di 3 km², appartenevano a una grande città che fu uno dei più importanti centri della regione intorno al periodo epiclassico della civiltà maya, fra il VI e l'XI secolo. Il sito comprende numerosi edifici, rappresentativi di diversi stili architettonici; fra i più celebri si possono indicare la piramide di Kukulkan (nota come El Castillo), l'osservatorio astronomico (il Caracol) e il Tempio dei guerrieri. Il sito di Chichén Itzá è stato dichiarato patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1988. Costituisce una proprietà federale dello stato del Messico, ed è amministrato dall'Instituto Nacional de Antropologia e Historia (INAH). È stato inserito nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno.
Il Machu Picchu (dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna)) è un sito archeologico inca situato in Perù, nella valle dell'Urubamba, a circa 2.430 m s.l.m. Vista nell'immaginario collettivo come i resti di un'antica e fascinosa città perduta, la località è oggi universalmente conosciuta sia per le sue imponenti ed originali rovine, sia per l'impressionante vista che si ha sulla sottostante valle dell'Urubamba circa 400 metri più in basso. Fa parte dei Patrimoni dell'umanità stilati dall'UNESCO, eletto nel 2007 come una delle Sette meraviglie del mondo moderno. È il terzo sito archeologico più grande del mondo dopo gli scavi di Pompei e Ostia Antica: nel 2003, più di 400mila persone hanno visitato le rovine e l'UNESCO ha espresso preoccupazione per i danni ambientali che un tale volume di turisti può arrecare al sito.