Dai Grandi Parchi statunitensi all'Africa, dalla Scandinavia al nostro Bel Paese, Star Wars non è poi così 'faw far away' a scorrere l'elenco delle location utilizzate dai film della saga. E con il proliferare di questi ultimi, vale la pena ricordare alcune delle più belle, o imperdibili, o raggiungibili. A partire dallo spazioporto di Mos Espa ricreato a Oung Jmel in Tunisia, non distante da Nefta e dalla sua Grande Duna dove era stato costruito l'esterno dell'Igloo di Luke.
Abbiamo visto già la splendida Plaza de España di Siviglia nella rassegna delle migliori location dove 'rivivere emozioni uniche', ma non avrebbe potuto essere altrimenti, visto che dallo Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni la piazza andalusa venne ritoccata al computer fino a farne un'area circolare e arricchita dalle torri di Naboo.
L'azione di una delle sequenze più emozionanti di Rogue One si svolge sul pianeta di Scarif, in realtà il complesso dell'Atollo Laamu nell'Oceano Indiano. Un panorama in grado di rubare la scena all'azione concitata che svolge un ruolo fondamentale nell'economia della saga.
Ancora L'attacco dei cloni a mostrare le bellezze europee, stavolta della Villa del Balbianello di Lenno, sul Lago di Como, dove Anakin e Padme si baciano. Una magione del 1787 che anche Bond utilizzò per Casino Royale, e che offre un'immagine molto diversa da quella del finale di Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith, quando Obi-Wan e Anakin combattono tra le fiamme di Mustafar, fortemente ispirate all'irragiungibile Etna in azione.
Gli esterni del ghiacciaio di Hardangerjøkulen e del villaggio di Finse resero indimenticabile il pianeta Hoth dell'Impero colpisce ancora. Le guide locali organizzano tour sui set di allora, anche se molte delle scene della tempesta di neve vennero girate dalla porta sul retro del Finse 1222 Hotel.
Alcune delle location più famose della saga - oltre quelle citate inizialmente - le dobbiamo proprio alla nazione africana. Su tutte la Matmata dell'Hotel Sidi Driss, divenuto famoso per gli interni della casa degli Skywalker nel primo film, ma senza trascurare la vicina Medenine, dove Anakin vive in semischiavitù la sua infanzia in La minaccia fantasma, o l'Isola di Djerba dove, alle coordinate 33°43'26.69″N, 10°44'59.95″E - in quel di Ajim (dove però la panetteria utilizzata allora è cambiata molto e potrebbe esser difficile da trovare) - si trova la cantina dove Luke e Obi-Wan vengono fermati dagli sandtrooper. Alcune delle riprese desertiche furono poi integrate da scene girate nella Death Valley californiana, tra la Sierra Nevada e il Mojave Desert, come nel caso del Twenty Mule Team Canyon, territorio di Jabba nel Ritorno dello Jedi.
Una combinazione di riprese diverse, aggregate digitalmente, è quella che ha permesso la creazione dei panorami del pianeta Kashyyyk, dominato dagli Wookiee di Chewbacca & Co., come visto nella Vendetta dei Sith. Difficile scegliere tra la Phang Nga Bay vicino Phuket, in Thailandia, e Guilin in Cina (nella foto).
Una delle nazioni più presenti nell'ultimo Rogue One è senza dubbio la lontana e lunare nazione a nordovest delle Isole Fær Øer. Il vulcano di Krafla (che con l'adiacente Lake Mývatn è già apparso anche in Game of Thrones) e le scure spiagge sabbiose di Reynisfjara sul Nord Atlantico, dove sorge la piccola Vik, sono diventate il pianeta Edu. Attenzione a non confondersi né trascurare l'Irlanda del gran finale di Il risveglio della Forza (delle Isole Skellig) o la moderna Canary Wharf Station di Londra (la base Imperiale del film del 2015).
Di nuovo in California, per andare a Endor in cerca di Ewoks. Oggi superati da ben altri alieni ed effetti speciali, i piccoli eroi del Ritorno dello Jedi restano tra i personaggi più amati. E invidiati, vista la vita a contatto della natura che conducono nella - vera! - Redwood National Forest, 550 km a nord di San Francisco. E anche se molte delle riprese furono effettuate in una parte privata del Parco, di proprietà di una compagnia di legname, c'è sempre l'alternativa del Grizzly Creek Redwoods State Park e del the Humboldt Redwoods State Park, percorsi battuti dagli Speeder imperiali.
Le millennarie rovine Maya del protettorato UNESCO del Tikal National Park, nel dipartimento di Petén, sono lo sfondo dell'avamposto ribelle di Massassi, sulla quarta luna di Yavin nel Guerre Stellari del 1977. In realtà la più estesa delle antiche città è facilmente raggiungibile dalle vicine Flores e Santa Elena, a circa 30 chilometri di distanza.