Phnom Penh è la capitale politica ed economica della Cambogia e capoluogo del municipio di Phnom Penh. Con i suoi due milioni di abitanti Phnom Penh è inoltre la città più vasta e popolosa del Paese e maggiore centro commerciale e culturale. Una volta conosciuta come la Perla dell'Asia, la città è oggi una meta turistica di discreta importanza ed è rinomata per la sua architettura, che risente sia dello stile tradizionale khmer sia di quello ereditato durante la dominazione coloniale francese.
(Fonte: Wikipedia)
Importante porto fluviale la città è adagiata sulle sponde del fiume Mekong, nel sito dove vi confluisce il Tonle Sap e dove si dirama il fiume Tonle Bassac. Il clima è caldo in tutto l'arco dell'anno, con scarsa escursione termica. Ci sono tre stagioni principali: la stagione fredda da novembre a gennaio, quella calda da febbraio a maggio e la stagione delle piogge da giugno ad ottobre.
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Le maggiori attrazioni turistiche di Phnom Penh sono il Palazzo Reale (foto), la Pagoda d'Argento, il Museo Nazionale, il Monumento dell'Indipendenza, il Monumento dell'amicizia fra Cambogia e Vietnam, il museo del genocidio Tuol Sleng e il Wat Phnom. Fuori dalla città c'è il Centro del Genocidio Choeung Ek.
Anche se sono disponibili taxi operanti a tassametro, in città sono ancora molto diffusi i remorque (comunemente chiamati tuk tuk) composti da una motocicletta collegata ad un rimorchio utilizzato per i passeggeri. A Phnom Penh è inoltre presente un aeroporto internazionale: l'Aeroporto Internazionale di Phnom Penh.
Attorno al 1440, quando Angkor venne abbandonata, Phnom Penh diventò la nuova capitale poiché era in posizione più difendibile dalle incursioni del regno siamese e facilitata nei commerci per la vicinanza del fiume Mekong. Nel 1772 venne rasa al suolo dai thailandesi e nel 1863 venne conquistata dai francesi. Ottenuta l'indipendenza dalla Francia nel 1954, Phnom Penh vide l'avvicendarsi prima del governo di Norodom Sihanouk e in seguito, dal 1970, del regime filoamericano del generale Lon Nol. Nel 1975 i Khmer rossi, con a capo Pol Pot, occuparono la città e costrinsero Lon Nol alla fuga. I Khmer rossi misero in atto una politica di “socialismo agrario”, evacuando tutti i cittadini dalle città alle campagne in fattorie comuni e sterminando senza pietà ogni oppositore del regime. Phnom Penh venne trasformata in una città fantasma. Nel Natale del 1978 duecentomila vietnamiti invasero la Cambogia, conquistarono Phnom Penh e cacciarono Pol Pot con i suoi fedelissimi nelle foreste al confine con la Thailandia. (Wikipedia)
Tra tutti i templi, il più famoso di tutti è Wat Phnom, chiamato anche montagna di Pagoda. È un tempio buddista costruito nel XIV secolo che, con 27 metri di altezza, è la costruzione religiosa più alta della città. Il tempio di Wat Phnom è famoso per le scale che conducono alla cappella principale e anche per i suoi giardini.
Da provare anche la cucina cambogiana. Il tipico pasto consiste di più di un piatto e idealmente di sapori contrastanti, con un pranzo ricco di erbe, foglie, sottaceti, salse, fiori commestibili. L'ingrediente base è il riso, consumato quotidianamente cucinato con diverse tecniche e stili. I più temerari potranno assaggiare anche una ricca varietà di insetti cucinati in svariati modi.
Non è un segreto che i centri benessere sono del sud est asiatico siano particolarmente a buon mercato. E la Cambogia non fa eccezione. Se avete intenzione di fare qualche trattamento o semplicemente di passare una giornata rilassante alla spa, perché non scegliere uno di questi centri locali?