Per la peculiarità del suo ambiente eccezionale, Zanzibar
consente di svolgere numerose attività ed escursioni interessanti. Le
isole sono di certo il luogo prediletto per godersi il sole africano circondati
dalle limpide acque oceaniche. La seconda isola più grande, dopo Unguja (isola
di Zanzibar) è Pemba, l’isola dei chiodi di garofano. Ne sono
presenti quasi tre milioni e mezzo! Il fondo oceanico di Pemba arriva
fino a 800 metri di profondità il che la rende ideale per le immersioni.
Scenario di eventi naturali come la migrazione della balene tra agosto e
settembre e degli squali balena tra dicembre e aprile, l’isola verde – così
chiamata dai marinai arabi – vanta anche una riserva forestale molto densa dove
trovano rifugio le “volpi volanti”. Trattasi di pipistrelli particolari, con
un’apertura alare che può arrivare fino a 1.7 metri.
Ad essere ritenuto il paradiso subacqueo dell’Africa Orientale è l’isola di Misali,
adagiata all’interno del canale di Pemba e venerata come una preziosa area di
conservazione marina. Non da meno è l’isola di Chumbe e la sua
barriera corallina, addirittura premiata nella competizione mondiale “British
Airways” per l’alto livello di protezione ambientale. Qui ci sono itinerari
appositamente ideati per i naturalisti con rifugi eco-compatibili dove
alloggiare.
Tra le escursioni che rientrano nel circuito turistico di Zanzibar va
menzionata quella alla “città dei sassi”, Stone Town, situata
sul lato occidentale dell’isola di Zanzibar. Nella parte centrale della città
dichiarata Patrimonio mondiale dall’Unesco, si trovano la maggior parte
dei monumenti: l’antica fortezza, il museo di Zanzibar (Beit el-Sahel),
l’antico mercato degli schiavi, la casa dei miracoli (Beit el-Ajaib) e il
porto. La straordinaria architettura della città è un mix di influenze arabe,
indiane, europee e africane. Nell’antica fortezza, struttura a bastioni
costruita dagli arabi omani sul sito di una cappella portoghese, si trova lo
Zanzibar Cultural Centre, un teatro all’aperto, una galleria d’arte e un caffè.
Un altro luogo da visitare per avere un’idea del prodigo naturalistico di Zanzibar
è la Jozani Forest, sulla strada per Paje, a 35 chilometri a
sud est della città di Zanzibar. Si tratta della più vasta area di foresta
matura rimasta nell’isola e rappresenta una zona di rifugio della scimmia “red
colobus”, una specie in via di estinzione nel mondo, di diversi tipi di
farfalle, di circa 40 specie di uccelli e di molti altri
animali. Imperdibile anche la crociera di Dhow, una delle
attività più richieste e programmate dagli operatori turistici. Si tratta di
una traversata in battello che conduce fino alle vicine isole minori, tra cui
le isole Prison e Bawe.