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Una vita spericolata Coast to Coast, dal Sestriere in giù

Matilda De Angelis & Co. in fuga dal Piemonte alla Puglia nel nuovo film di Marco Ponti.

01 Distribution
Esattamente un anno fa iniziavano le riprese del sesto film di Marco Ponti da Avigliana - a due passi da Torino e ai confini della Val di Susa - giunto a una tappa fondamentale della sua vita prima ancora che della sua carriera con il nuovo Una vita spericolata. Un sesto film emblematico, sia perché ha coinciso con i cinquant'anni del regista sia perché lo spirito è stato quello dell'esordio, per sua stessa ammissione. Quel Santa Maradona al quale si ricollega proprio la storia raccontata stavolta, ispirata a Vasco Rossi e al sogno che Stefano Accorsi e Libero De Rienzo svelavano in uno dei dialoghi conclusivi di allora…

Stavolta gli eroi sono BB (Eugenio Franceschini), ex campione di rally, e il suo migliore amico Rossi (Lorenzo Richelmy), single con meno di trent’anni e un’officina che va a rotoli. Sommerso dai debiti, Rossi decide di andare in banca per implorare un prestito, ma è lì che succede di tutto: Irritato dalle urla di una ragazza (Matilda De Angelis) Rossi perde la testa e in un attimo la sua richiesta si trasforma in una rapina del tutto casuale, con tanto di ostaggio e borsone pieno di soldi. Peccato che i soldi non siano della banca, ma di un gruppo di brutti ceffi... Non resta che recuperare BB e fuggire con la ragazza! Tra inseguimenti, spargimenti di sangue e soldi, amori, rese dei conti da “spaghetti western” e fughe rocambolesche, questi piccoli Lebowski vedranno andare in fumo tutti i loro piani. Forse.



"Dopo due film in due anni in Puglia (Io che amo solo te e La cena di Natale, entrambi a Polignano a Mare ndr) la cosa fondamentale che ti resta è che vorresti tornare lì di nuovo, subito. E così quando ho preso la cartina geografica e ho pensato a quale sarebbe potuto essere il viaggio dei tre protagonisti, mi è venuto naturale tracciare una linea tra la mia terra, casa mia, la parte del Piemonte sul confine con la Francia, e poi giù fino alla Puglia, fino al tacco dello stivale. Non a caso la chiesa nella piazza del finale del film, a Santa Maria di Leuca, si chiama Santa Maria de Finis Terrae. Da un confine all’altro".

Due passioni riunite, insomma, anche nel percorso fatto dalla troupe, che nella prima settimana di lavorazione si è avvalsa di maestranze e cornici montane per raccontarci la partenza del viaggio… Iniziato il 19 giugno 2017 nei dintorni di Moncenisio (sono inconfondibili i tornanti della Gran Scala!) e Sestriere, dove si svolge la rapina da cui tutto ha origine, ambientata nella ben nota Torre Rossa dell'Aurum Hotel di Piazza Agnelli, per l'occasione trasformata in Banca Valsusa. E qui in molti hanno accolto il 'figliol prodigo', dai ristoranti (il De Gustibus, Osteria Il Vecchio Becco e la Polenteria La Ramasse) al negozio 'Fashion Sestriere', che gli ha regalato la riproduzione del cofano di una Fiat 500.



Ma Marco Ponti è di casa anche in Puglia, dove si sono svolte poi la maggior parte delle sequenze, soprattutto quelle più animate come ricorda la stessa Matilda De Angelis, protagonista: "era caldissimo, la Puglia poi è tutta bianca, e quella luce era devastante per i miei occhi! In più non è che stavamo fermi, ma correvamo, saltavamo, ci buttavamo fuori dalle macchine in fiamme…". E anche qui, tra la Chiesa San Giorgio di Melpignano e le 'oasi' naturistiche e agroalimentari di Nardò, Castrignano del Capo e dintorni i suggerimenti turistici non mancherebbero, per quanti volessero - passando magari per i Monti Dauni e nel foggiano di Troia, Volturino, Bovino, Accadia e Lucera - spingersi fino alla suddetta Basilica Santuario S. Maria de Finibus Terrae di Leuca per avere una vista unica di tutto il nostro Paese 'dal basso'.

 
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