Edificata dai greci ionici circa tremila anni or sono, Efeso è oggi un vero e proprio fiore all’occhiello per quanto riguarda il turismo in Turchia. Benché ormai il mare disti circa cinque chilometri dalla cittadina, nei tempi antichi qui sorgeva uno dei porti più importanti e rinomati del mare Egeo, sede di mercati e centro nevralgico dei commerci che intercorrevano tra le genti che popolavano il Mediterraneo. Caduta sotto la dominazione romana, Efeso conobbe la sua epoca d’oro sotto il dominio di Cesare Augusto.
La seconda città più grande in tutto il Mediterraneo orientale, più estesa di lei vi era solo Alessandria d’Egitto, fu nominata dall’imperatore capitale della provincia romana dell’Asia. Quella che all’epoca poteva quasi essere definita una metropoli, continuò a prosperare fino al terzo secolo, quando venne rasa al suolo dagli invasori Goti provenienti dal nord Europa. Nonostante la razzia di centinaia di colonne e statue che finirono a Costantinopoli con lo scopo di adornare le cattedrali bizantine, ad oggi il Museo di Efeso racchiude la più importante collezione di reperti storici romani e greci ammirabile in tutta la Turchia.
Oggi, per contemplare ciò che resta dell’antico splendore, si attraversa una strada lunga circa un chilometro completamente lastricata in marmo e si passa in mezzo agli edifici dell’epoca che sono stati parzialmente riedificati. Tra i più importanti non possiamo non citare il Grande Teatro, una sede di cultura e spettacolo che poteva ospitare fino a venticinquemila spettatori, il tempio di Artemide e la Biblioteca di Celso. Quest’ultima è ospitata in un palazzo sontuoso ed elegante del quale occupa ben due piani, ed oltre essere annoverata fra le biblioteche più importanti nell’intero globo terrestre è una delle costruzioni più raffinate sopravvissute fino ai giorni nostri dall’antichità. Del tempio della dea della caccia e sorella di Apollo, invece, restano esclusivamente le fondamenta, ma ai tempi d’oro di Efeso, nel lontano 356 d.C,. era un edificio imponente che contava ben centoventisette colonne di marmo e si estendeva per una grandezza pari a quattro volte quella del Partenone di Atene.
Oggi la cittadina romana dai tremila anni di storia è uno dei centri turistici più rinomati della Turchia. A due passi dall’isola greca di Samos e da Kusadasi, l’isola degli uccelli, è una meta frequentata sia da chi ama la vita di mare sia da chi non disdegna affatto dedicare le vacanze ad arricchire la propria cultura visitando luoghi di indubbia importanza storica ed artistica.
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