P { margin-bottom: 0.21cm; } Il cioccolato è un vero piacere, un
elisir che delizia il palato e rinfranca lo spirito donando allegria
e preziosa energia. Il cibo degli dei, come lo chiamavano i Maya,
vanta una storia lunghissima e se oggi grandi e piccini possono
deliziare il proprio palato con questa bontà è grazie a quei Paesi
in cui si coltiva il cacao da millenni e dai cui territori, ancora
oggi, si ricavano semi di prima qualità destinati a diventare il
delizioso cioccolato che si scioglie in bocca generando le
piacevoli sensazioni che tutti conosciamo. In Centro e Sud America è
dai tempi delle antiche civiltà precolombiane che la coltivazione
del cacao rappresenta un'importante fonte di sostentamento ed oggi
questa attività è una tradizione talmente radicata nella cultura
locale da dare vita a vere e proprie rotte che ripercorrono i luoghi
del cacao. Si tratta delle "Rute" del Cacao che, snodandosi tra le
haciende, le piantagioni e le località legate ai gustosi chicchi,
rappresentano un'interessante meta di viaggio che permette di entrare
in contatto con la lussureggiante vegetazione del continente
latinoamericano e con la cultura delle popolazioni che lo abitano.
In Messico, terra dei Maya che nel
corso dei secoli idearono numerosi metodi di trattarlo e consumarlo,
il cacao vanta una tradizione persino millenaria. Qui le piantagioni
di cacao ancora oggi punteggiano il territorio in numerose regioni
del Paese. Ed è proprio una di queste regioni, il Tabasco, che ha
dato vita alla Ruta del Cacao messicana. Questa zona è
caratterizzata dalle Haciende Cacaoteras protagoniste di questo
affascinante itinerario in uno dei Paesi del cacaco. Visitandole ci
si rende immediatamente conto che qui le tecniche di coltivazione e
di raccolta dei chicchi di cacao sono rimaste quelle di una volta e
sono l'emblema del legame indissolubile creatosi tra l'uomo e la
natura. Durante la visita delle piantagioni si conoscerà ogni
singolo passaggio della produzione del cacao, dalle tecniche di
coltivazione, a quelle di raccolta, macinazione e fermentazione sino
ad arrivare all'utilizzo dei chicchi per la preparazione di numerosi
piatti locali che vengono serviti in particolari contenitori in
ceramica di produzione artigianale. Tra le Haciendas nelle quali fare
tappa, quella di Jesus Maria merita una particolare menzione, anche
solo per la storia che la contraddistingue. I suoi quasi cento anni
di storia hanno consentito alla famiglia dei proprietari di ottenere
una produzione di dimensioni industriali, ed è per questo che i suoi componenti hanno deciso di dare vita ad una vera e propria azienda: la
Fabrica de Chocolates Cacep.
Anche l'Ecuador vanta un'affascinate
Ruta del Cacao attraverso la quale è possibile scoprire i luoghi più
rappresentativi legati al cacao ed alla sua coltivazione. A circa tre
ore di viaggio da Guayaquil, principale centro economico del Paese,
la comunità rurale di Vinces è la tappa migliore per inaugurare un
itinerario lungo la rotta del cacao. Qui, immerso in un rigoglioso
paesaggio fatto di boschi, terreni agricoli ed un grande fiume
balneabile, sorge il centro gestito da APOV, l'associazione dei
produttori di Vinces, che mette a disposizione una struttura
destinata ai visitatori costituita da spazi ricreativi ed alcune
cabanas dove si può alloggiare. Presso il centro di raccolta si può
prendere parte ad irresistibili degustazioni a base di cioccolato
artigianale prodotto dall'associazione. Molto caratteristica è la
visita alle fincas locali, le fattorie dove gli agricoltori
gestiscono piccoli appezzamenti di terreno, chiamati huerta, dove
nasce il cacao biologico che, dopo la raccolta, la fermentazione e
l'essiccazione, viene trasferito presso laboratorio artigianale di
Equoland. Occorrono diverse ore di viaggio per raggiungere Fortaleza
del Valle, che si trova a poco più di 100 chilometri dalla capitale
Quito, ma la pazienza sarà ripagata dalla visita al centro raccolta
presso il quale si potrà deliziare il palato con le delicate note
floreali del cioccolato che si produce in questa zona. Un'altra
esperienza particolare attende i più golosi a San Luis de Pambil
dove ha sede l'associazione CADO che permetterà di visitare le
coltivazioni di cacao, quelle di canna da zucchero ed i mulini
attraverso i quali si estrae il succo di canna utilizzato per
produrre un gustoso liquore di canna al sapore di cioccolato.
Altro Paese, altra storia. Il Venezuela
è un altro dei principali produttori di cacao al mondo. Seguendo la
Ruta del Cacao venezuelano ci si renderà subito conto del legame di
questo Paese con il cacao. Già a Caracas, la città dei contrasti
per eccellenza, si può visitare il Capitolio, dove sorgeva
il convento
più ricco della città l'ammissione al quale era subordinata ad
un colloquio con la badessa. Nella cesta adagiata nella finestra del
coro venivano inserti i voti: quelli negativi erano espressi con
chicchi di mais, quelli positivi, invece, proprio con grani di cacao.
Ma un itinerario all'insegna del cacao venezuelano non può non fare
tappa a Choronì. Qui, nel corso dei secoli, specialmente nel periodo
in cui in Europa era in corso un vero proprio boom del cioccolato, i
conquistadores, complice la qualità del terreno, diedero vita a
circa trenta haciendas delle quali solo sei sono giunte ai giorni
nostri. Tra di esse si distingue l'Hacienda Torres, con i suoi oltre
176 ettari di estensione dei quali solo 30 sono destinati alla
coltivazione del cacao. Visitare le piantagioni sarà una bellissima
esperienza perchè per raggiungerle occorre guadare un fiume. Nel
corso del tempo il passaggio dei numerosi visitatori più o meno bene
intenzionati hanno danneggiato le coltivazioni ed oggi la famiglia
che se ne occupa sta cercando riportarle agli antichi splendori. La
piantagione vanta, inoltre, alcuni esemplari di piante Theobroma
Cacao dalle quali si ottiene una cabosse dalla forma caratteristica.
Con soltanto un'ora di barca da Choronì si raggiunge Chuao, dove si
dice venisse prodotto il cacao migliore al mondo. In questo
pittoresco paesino sorge l'Hacienda Cacaotera Chuao, immmersa in una
natura dal fascino incontaminato. L'Hacienda è di proprietà del
popolo che ha dato vita all'Empresa Campesina Chuao i cui 100
lavoratori si occupano della piantagione con lo scopo di
salvaguardare e recuperare la qualità di cacao criollo che oggi
costituisce soltanto il 10% della produzione totale.