??COME ARRIVARE L’aeroporto di Granada si trova a circa 17 chilometri dal centro città, ben collegato da autobus e taxi. Le corse degli autobus incominciano alle 9:05 con una frequenza di circa un’ora e mezza, mentre dalla città all’aeroporto il servizio inizia alle 7:50 del mattino e termina alle 19:25. Tra le compagnie aeree che effettuano voli dall’Italia ci sono Iberia, Vueling e altre compagnie low cost. Per chi si trova già in Spagna è bene sapere che Granada è ben collegata alle maggiori città da una buona rete stradale e ferroviaria: da Malaga sono circa 90 minuti di percorrenza, da Siviglia 4 ore e da Madrid 5.
COSA VEDERE La leggendaria Alhambra di Granada si trova sulla cima di un’altura chiamata La Sabika: la fortezza araba è diventata il simbolo della città ed inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. All’interno delle sue alte mura rosse si ergono i palazzi degli Emiri arabi con le loro meravigliose decorazioni. Ad oriente della fortezza si trovano i Giardini del Generalife, che ospitano l’antica residenza rurale degli emiri: tra ricchi giochi d’acqua, riflessi di luce, fiori, palme e cipressi la bellezza e l’armonia che ne scaturiscono danno vita ad un vero paradiso terrestre. Sulla collina di fronte all’Alhambra sorge l’antico quartiere moresco, l’Albacin, in un intrico di edifici bianchi che nascondono giardini, fontane e scorci suggestivi, come quelli offerti da Plaza de San Nicolas da cui si ammira tutta la fortezza. La Cattedrale gotica di Santa Maria de la Encarnacion custodisce nella Cappella Reale le tombe di Ferdinando d’Aragona ed Isabella di Castiglia, sotto il cui regno vennero sconfitti gli arabi e si diede avvio alla riconquista cristiana.
LE FOTO: LE IMPERDIBILI ATTRAZIONI DI GRANADA
DA SAPERE Non tutti tengono a mente che Granada, assieme a Crodoba e Siviglia, fu uno dei centri più fiorenti della cultura letteraria e scientifica diffusa dagli arabi nella penisola iberica, quella stessa cultura che contribuì in modo sostanziale a tramandare in Occidente le memorie greche e latine che altrimenti non sarebbero giunte sino a noi. Sembra che il grande poeta Federico Garcia Lorca venne ucciso durante la guerra civile spagnola per aver affermato che la conquista dei re cattolici fu una disgrazia per la città, poiché “andarono perdute una civiltà mirabile, una poesia, un’architettura e una delicatezza uniche al mondo..”
COSA COMPRARE Pezzi esclusivi di ceramica, oggetti in argento, tappeti di lana e i noti oggetti di legno intarsiato con decorazioni di avorio dai singolari motivi geometrici costituiscono i souvenir più apprezzati che si possono trovare tra le strade dell’antico quartiere arabo. Per chi ama i mercatini si può recare la domenica al Mercadillo di Almanjayar, dove si trova di tutto: scarpe, borse, vestiti di seconda mano, fiori, frutta e verdura. Gli amanti delle griffe si devono invece recare nella zona centrale della città quella delle strade Locande, Puentezuelas o Raccolte, dove si trovano i negozi più alla moda, oltre a negozi di antiquariato e alle botteghe che vendono prodotti alimentari caratteristici
DA EVITARE Per visitare l’Alhambra bisogna premunirsi del biglietto in anticipo. Si può infatti rischiare di non potervi entrare a causa dell’interminabile coda ma anche perché l’entrata è a numero chiuso. Il biglietto riporta l’orario di entrata per cui è necessario organizzare per tempo la visita per evitare ritardi e correre il rischio di saltare il turno. Si può prenotare on line o premunirsene con le macchinette automatiche.
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