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Giappone Tokyo come muoversi, consigli utili

Come orientarsi a Tokyo: le cose più utili da sapere

La metropoli giapponese è una città caotica dove non esistono le denominazioni delle vie come in Occidente. Qualche consiglio per non perdere l'orientamento

Insegne luminose di Tokyo<br>
© iStockphoto
 Shibuya downtown, Tokyo
Una delle massime difficoltà per i turisti che si recano nel paese del Sol Levante riguarda l’orientamento e come leggere gli indirizzi. Infatti in Giappone il sistema di denominazione delle vie è talmente complicato da sembrare casuale. Non è esatto dire che i nomi delle vie non esistono: in realtà ci sono, ma solo le strade principali e più famose ne hanno uno. Il sistema di numerazione delle vie e delle abitazioni riprende lo stampo americano ma in maniera più complessa, anche perchè varia secondo l’ordine di costruzione. In passato, infatti, il primo palazzo di un quartiere prendeva il numero 1 e il secondo palazzo costruito, anche se distante dal primo, prendeva il numero 2 e via dicendo, cosi che si può trovare un numero basso in prossimità di una numerazione oltre il centinaio. I palazzi, se con il sistema americano vengono definiti anche come “isolati”, con quello giapponese vengono chiamati “banchi”, che raggruppano dei numeri di edifici. Considerando che i diversi quartieri di Tokyo sono vere e proprie città differenti l’impresa di trovare un indirizzo non è facile, ma neanche impossibile.

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L’importante è sapere che:
1)    La metropoli si divide in 23 Quartieri-Circoscrizioni Speciali. Ad esempio: Adachi, Nakano Narima, Minato, Meguro, Kita, toshima, Sumida.
2)    I quartieri a loro volta sono divisi in Sub-Quartieri-Circoscrizioni. Ad esempio Shinjuku si divide nella zona est (che comprende Kabukich?, Golden Gai, Shinjuku Gyoen e Shinjuku Ni-ch?me), Nishi-Shinjuku, Ochiai, ?kubo, Totsuka, Ushigome (che comprende Ichigaya e Kagurazaka) ed infine Yotsuya.
3)    I Sub-Quartieri-Circoscrizioni si dividono ancora in Chome, ovvero Distretti
4)    Una volta individuato il Banchi, quello che è considerato il blocco di edifici, è necessario prestare attenzione anche alle parti alte per cercare, ad esempio un ristorante: non bisogna infatti rimanere a testa bassa, ma alzare lo sguardo in cerca di insegne poiché molte attività sono una sopra l’altra nei vari piani dell’edificio
5)    L’indirizzo giapponese è scritto cominciando dalla zona più grande fino a quella più ristretta, con il nome del destinatario in fondo

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