Il West è sempre lì, da sempre "vecchio", eppure senza invecchiare mai. Lo conferma The Rider - Il sogno di un cowboy di Chloé Zhao, un inatteso ritorno a un orizzonte che non siamo troppo abituati ad ammirare. Intanto per la poca frequenza con cui il genere Western appare sui nostri schermi in nuovi film, ma soprattutto per la mano dietro la macchina da presa. Quella della filmmaker cinese di Pechino, attualmente impegnata nella lavorazione del prossimo Marvel Movie The Eternals.
Protagonista della vicenda il giovane cowboy Brady che, dopo un incidente vede sfumare i propri sogni non potendo più gareggiare. Tornato a casa nella riserva indiana di Pine Ridge, South Dakota, Brady lotta per superare il trauma dell’incidente, sia dal punto di vista fisico sia psicologico. Nonostante il momento difficile, il ragazzo deve badare anche alla sorella Lilly, affetta dalla sindrome di Asperger e privata delle attenzioni del padre Wayne, dipendente dal gioco d’azzardo.
Frustrato e oppresso, Brady si allontana dal mondo e dagli amici del rodeo e passando la maggior parte del suo tempo con l’amico Lane, anch’egli in riabilitazione intensiva. Ma la lontananza dai cavalli diventa insopportabile e Brady torna ad allenarsi. Dovrà dedicarsi alla guarigione con l'aiuto dei suoi cari o rischiare tutto per mantenere l'unico senso di sé che abbia mai conosciuto?
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Per dar corpo a questa storia, la regista ha scelto di tornare nella stessa riserva indiana dei Lakota-Sioux dove era stata per il suo primo film, Songs My Brother Taught Me: la Pine Ridge nel South Dakota. "Volevo fare un film sui cowboy che avevo incontrato lì" ricorda la Zhao, che per l'occasione ha composto il cast pescando dalle persone che davvero circondano il protagonista nel suo quotidiano, dal padre alla sorellina, fino ai cowboy con cui si scontra e all'amico Lane Scott.
Tutti nati e cresciuti nella riserva, e tanto Oglala Lakota Sioux quanto cowboy… Come dimostrano i cappelli piumati che indossano per onorare la loro discendenza. "Abbiamo iniziato a girare il 3 settembre 2016 - racconta la Zhao. - Le riprese di cinque settimane si sono svolte principalmente nella riserva e nelle terre circostanti". "Siamo riusciti a realizzare riprese autentiche di Brady che interagiva con i cavalli, sfruttando appieno il magico tramonto del South Dakota - aggiunge ancora. - Abbiamo lavorato con una troupe leggera, girando nelle case delle persone, in luoghi reali".
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"Maestosi", come li definisce sempre la cineasta, che nonostante abbia sempre viaggiato molto sembra essersi definitivamente innamorata di queste location. Sia le Badlands del South Dakota - e le varie Rockyford (dove è il ranch dei Jandreau), Rapid City (sede del banco dei pegni) e Martin (per il supermarket) - sia quelle del Nebraska, che vediamo nell'asta del bestiame di Rushville e nel QLI Rehabilitation Center di Omaha nel quale è ricoverato Lane Scott.
Protagonista della vicenda il giovane cowboy Brady che, dopo un incidente vede sfumare i propri sogni non potendo più gareggiare. Tornato a casa nella riserva indiana di Pine Ridge, South Dakota, Brady lotta per superare il trauma dell’incidente, sia dal punto di vista fisico sia psicologico. Nonostante il momento difficile, il ragazzo deve badare anche alla sorella Lilly, affetta dalla sindrome di Asperger e privata delle attenzioni del padre Wayne, dipendente dal gioco d’azzardo.
Frustrato e oppresso, Brady si allontana dal mondo e dagli amici del rodeo e passando la maggior parte del suo tempo con l’amico Lane, anch’egli in riabilitazione intensiva. Ma la lontananza dai cavalli diventa insopportabile e Brady torna ad allenarsi. Dovrà dedicarsi alla guarigione con l'aiuto dei suoi cari o rischiare tutto per mantenere l'unico senso di sé che abbia mai conosciuto?
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