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Emilia Romagna location film Barbora Bobulova Comacchio Ferrara

Barbora Bobulova, giovane e bellissima madre romagnola

Le location di Ferrara e Comacchio sono fondamentali per il racconto di Letizia Lamartire.

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Una madre e un figlio, una coppia diversa dal solito, ma che nel Saremo giovani e bellissimi di Letizia Lamartire diventa il fulcro attraverso il quale raccontare una storia molto attuale, e toccante. Una storia - presentata alla 75° Mostra Internazionale cinematografica di Venezia - che non sarebbe stata la stessa senza la presenza e l'interpretazione di Barbora Bobulova e Alessandro Piavani. E che analogamente non si sarebbe potuta raccontare in questo modo senza il supporto, la vicinanza e le location di Ferrara e Comacchio: entrambi comuni patrocinatori di un particolarissimo film musicale, quasi un romanzo di formazione a più livello, insieme al sostegno della Regione Emilia Romagna tutta.

La Bobulova è Isabella, star diciottenne nei primi anni Novanta. Dopo aver inciso un album di enorme successo, che per un’estate intera passa su tutte le radio e le televisioni, poi più? niente… Oltre vent’anni più tardi, canta quegli stessi brani in un locale di provincia con suo figlio Bruno (Alessandro Piavani), chitarrista. È a causa del ragazzo che la sua carriera si è fermata, o almeno questo è quello che Isabella si racconta. Bruno e Isabella sembrano più? fratello e sorella che madre e figlio. Famiglia non convenzionale e sgangherata, i due sono legati da un rapporto a tratti morboso, uniti contro il mondo. Questo legame però si rompe quando Bruno incontra Arianna (Federica Sabatini), leader di un gruppo rock, che gli propone di entrare nella sua band.

Al centro, come detto, un legame madre-figlio che la regista voleva "scandagliare per mettere in evidenza la forza nella fragilità, le contraddizioni, la tenacia di un cordone ombelicale sempre difficile da recidere, la cui rottura è comunque indispensabile a entrambi. Il tutto visto con sorriso ironico, divertente" e soprattutto immortalato su 'pellicola' nell'inverno del 2017, quando le riprese - a parte una serie di interni romani - hanno portato la troupe a Ferrara durante il mese di dicembre. E se per alcuni momenti topici - come quello della lunga confessione tra Isabella e Umberto (Massimiliano Gallo) - ci si è dovuti spostare di una cinquantina di chilometri fino alla vicina Comacchio, per approfittare dell'iconico complesso dei Trepponti, lungo l'antico canale navigabile Pallotta, il capoluogo riconosciuto dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità in quanto città del Rinascimento e per il delta del Po e le sue perle estensi, fa infatti capolino in molte delle scene più importanti.

Non sarà difficile per nessuno riconoscere il negozio di dischi Pistelli e Bertolucci di Corso della Giovecca 2 dietro dietro l'angolo del Castello Estense di Piazza Savonarola, a due passi dalla Piazza del Municipio e il suo Scalone d'onore. E magari il Jazz Club del Torrione San Giovanni in Via Rampari di Belfiore 167 - entrato nel 2014 a far parte delle prestigiose location della Emilia-Romagna Film Commission - scelto come set principale nei giorni di martedì 19 e mercoledì 20 dicembre. Molto importante anche in considerazione delle dichiarazioni della regista, secondo la quale la sua opera sarebbe "la sintesi dei due universi a me più cari: Il cinema e la musica, entrambe passioni della mia vita". E forse elemento non indifferente nella scelta della stessa di girare proprio a Ferrara, definita a La Nuova Ferrara "una fonte di ispirazione costante, ricca di storia e di luoghi da scoprire". "Mi sono trovato bene in questa città e ritengo che sia lo scenario perfetto per questa storia" le ha fatto eco il suo giovane protagonista, affiancato dalla stella Bobulova, che conclude: "Per un racconto di questo tipo, le città ideali sono quelle piccole a misura d’uomo, proprio come Ferrara".
 
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