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Christopher Nolan ci porta sulle spiagge di Dunkirk

Il Mare del Nord, tra Dunkerque e le coste britanniche, set del nuovo film di Nolan

Warner Bros
La costa di Calais non è sempre stata fascinosa e magnetica come quella che vi abbiamo raccontato in occasione del passato film di Bruno Dumont, lo dice la Storia. Quella stessa che emerge prepotentemente nella nuova fatica di Christopher Nolan, Dunkirk, sin dal titolo dedicato al cosiddetto Miracle of the little ships ("miracolo delle piccole barche") avvenuto tra il 27 maggio e il 4 giugno del 1940 nella cittadina portuale francese nella regione degli Hauts-de-France, a 10 km dal confine con il Belgio

Con il nome di Operazione Dynamo (o Miracolo di Dunkerque, appunto) si ricorda la ritirata di centinaia di migliaia di soldati britannici ed alleati circondati dalle forze tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale. Intrappolate sulla spiaggia francese, con le spalle rivolte verso il mare, le truppe si trovano ad affrontare una situazione impossibile mentre il nemico si stringe intorno a loro. La storia si sviluppa tra terra, mare ed aria. Gli Spitfire della RAF si sfidano col nemico in cielo aperto sopra la Manica in difesa degli uomini intrappolati a terra. Nel frattempo, centinaia di piccole imbarcazioni capitanate da militari e civili tentano un disperato salvataggio, mettendo a rischio le proprie vite in una corsa contro il tempo per salvare anche solo una piccola parte del proprio esercito.

Una vicenda bellica che nel 1958 era stata portata sullo schermo da Leslie Norman sfruttando le location inglesi del Dover, il Kent, il Plymouth e le dominanti Camber Sands dell'East Sussex, ma che oggi diventa un epico thriller d’azione dal cast importante (Harry Stiles degli One Direction, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance e Tom Hardy su tutti) e girato in esterni tra Francia, Olanda, Regno Unito e Los Angeles. Con un unica priorità: restare fedeli alla realtà storica di un momento fondamentale, nella nostra Storia e di quel conflitto, raccontandolo rinunciare al CGI e soprattutto sfruttando le reali ambientazioni di allora (oltre a aerei d'epoca e veri cacciatorpedinieri).

Set imponenti, quindi, come nella tradizione del regista di Westminster, che a partire dalla fine di maggio 2016 hanno portato centinaia di persone nella provincia del Flevoland, sulla costa di IJsselmeer, nel porto olandese di Urk. O tra il Dorset (la Swanage di cui vediamo il porto e la ferrovia, per esempio, o Weymouth) e l'Hampshire del Daedalus Airfield di Lee on the Solent, sede delle riprese aeree). Ma soprattutto sulla costa di Calais - ancora oggi costellata di memorie fisiche di quell'avvenimento, come nel caso di alcuni bunker sopravvissuti al tempo - e presso la Plage de Malo-les-Bains, fino alla splendida riserva naturale Dune Dewulf di Leffrinckoucke.
 
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