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Spagna Elche attrazioni ed eventi

Spagna: 48 ore con il Mistero di Elche

La rappresentazione religiosa Patrimonio Unesco è una delle attrazioni del capoluogo del territorio alicantino del Baix Vinalopò

Cattedrale di Elche
©iStockphoto
Elche, Cattedrale dalla Cupola Blu
Tra i capolavori del Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità dell’Unesco spicca il Mistero di Elche. Si tratta di una rappresentazione religiosa risalente al XIII secolo. E’ un dramma lirico medievale che si basa su testi dei Vangeli Apocrifi, composta da 259 versi con il testo scritto in valenziano ad eccezione di un salmo e di alcuni versi in latino. L’accompagnamento musicale offre particolari spunti di interesse con melodie risalenti ad epoche storiche diverse. Questo potente dramma sacro rappresenta l’unico esempio pervenutoci del primitivo teatro lirico e si tratta dell’unica opera al mondo che, per concessione del Papa Urbano VIII, si rappresenti in una chiesa, la Basilica di Santa María. Diviso in due atti, viene rappresentato il 14 e il 15 agosto, con le prove generali nei giorni precedenti.

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Ecco dunque la giusta occasione per andare alla scoperta di Elche, capoluogo del territorio alicantino del Baix Vinalopò, dove si incrociano architettura musulmana e splendore barocco. Imperdibili sono il Giacimento Archeologico e il Museo Monografico di Alcúdia. Si tratta di un luogo abitato sin dal Neolitico e i suoi ritrovamenti iberici e romani sono forse i più rappresentativi. Passeggiando di mattina sulle rive del fiume Vinalopó si incontrano le stradine strette del tracciato arabo di Vila Murada, un’area dichiarata complesso storico-artistico. Qui s’innalza la Calahorra, una torre musulmana che faceva parte della zona cintata. A ridosso della muraglia fu costruito il Palazzo di Altamira, che ospita il Museo Archeologico Municipale. E’ qui che si trova la Basilica di Santa María, edificata sopra ad un’antica moschea e vari templi cristiani. Il pomeriggio si prosegue nella città medievale al di fuori delle mura con il Convento della Mercé. Nel sottosuolo, vi si conservano i bagni arabi, risalenti al XII secolo.

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C’è poi il quartiere del Raval, il cui Municipio ospita oggi il Museo d'Arte Contemporanea. Il giorno successivo non si può mancare la visita nella zona urbana del Palmeto di Elche, che circonda la struttura della città. Su di un lato si trova il Parco Municipale, l’area con i maggiori spazi verdi in questo bosco di palme, che nel complesso possiede più di 200 mila esemplari. Il Mulino Reale, il Museo del Parco e la Rotonda si trovano nella stessa zona. Il vecchio mulino e magazzino per il grano, di origine araba, ospita il laboratorio municipale di elaborazione artigianale delle foglie di palma intrecciate. L’Huerto del Cura, Giardino Storico Nazionale, riunisce palme di tutto il mondo e le dispone seguendo uno stile speciale, influenzato dalle mode arabe, del Levante spagnolo e di Elche. Spicca in questo complesso la Palma Imperiale, un magnifico esemplare a otto braccia.
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