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Girona weekend con la Festa dei fiori primavera 2016

Spagna: 48 ore a Girona, Regina dei Fiori

Con la mostra Tempi di Fiori la città catalana vede trasformare monumenti, cortili e angoli in veri giardini ornamentali.

Girona al tramonto
©iStockphoto
Spagna, tramonto su Girona
Chi si trova a visitare Girona fino al 15 maggio sa di trovarsi nel bel mezzo di una mostra davvero particolare: si tratta di Girona Temps de Flors, che si svolge tutti gli anni nel quartiere storico di Barri Vell e che popola la città di piante e spazi floreali spettacolari trasformando monumenti, cortili ed angoli in singolari giardini ornamentali. Intere strade diventano installazioni d’arte accompagnate da musica e dal profumo inebriante di migliaia di fiori. Ecco dunque la giusta occasione per visitare quella che, da tranquilla cittadina che era, è diventata una tappa quasi obbligata per chi visita la Catalogna, anche per merito dei numerosi collegamenti delle compagnie low cost e della sua vicinanza a Barcellona e alla Costa Brava.

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Si può iniziare la passeggiata di mattina camminando sulle mura medievali ammirando il panorama, per poi sostare alla Cattedrale di Santa Maria, costruita tra l’XI e il XVIII secolo a più riprese: i diversi stili che la caratterizzano vanno dal barocco della facciata e della ripida scalinata al romanico del chiostro e della torre, anche se a renderla celebre è soprattutto la grande navata che, con i suoi 23 metri, è considerata la più larga al mondo. Altro edificio simbolo che svetta sui tetti della Forca Vella e su tutto il centro storico è la Chiesa di Sant Feliu, la prima storica cattedrale della città, che al suo interno conserva diverse opere d’arte tra cui alcuni sarcofaghi e una scultura in alabastro del Cristo giacente. Il campanile è visibile da qualsiasi punto di Girona e, proprio di fronte alla scalinata, si erge la statua della Lleona, il simbolo della città, copia dell’originale che rappresenta una leonessa mentre si arrampica su una colonna. Alle spalle della chiesa si trovano i Banys Arabs del XII secolo realizzati sul luogo in cui c’erano i bagni termali romani e poi musulmani.

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Il pomeriggio si prosegue verso El Call, il ghetto ebraico, formato da un labirinto di vicoli che riporta indietro nel tempo, e si può andare alla scoperta dei numerosi ponti che permettono di spostarsi da un quartiere all’altro: dal Pont d’Isabel II ha origine la Rambla de la Libertat; il Pont Eiffel è il ponte pedonale progettato e realizzato da Gustave Eiffel nella tipica struttura in ferro; il Pont de Sant Augusti che arriva a Plaza Independencia è il migliore per ammirare le tipiche casas penjades, le casette pendenti sull’acqua con i balconi che si specchiano nell’ansa del fiume Onyar; il Pont d’en Gomez è formato da un unico lungo arco e conduce alla salita di Sant Feliu. Il giorno successivo, dopo aver dato un’occhiata al Convento de Sant Domenec, sede universitaria, o al monastero benedettino di Sant Pere de Galligants, ci si può dedicare ai musei come quello Archeologico di Sant Pere de Gallingants, il Museo di Storia degli Ebrei, il Museo Capitolare, il  Museo di Storia della città, quello di Arte o quello del Cinema.
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