Una violenta tempesta solare in questo esatto momento sta colpendo la Terra. Forse non sarà lo spettacolare avvicinarsi di una palla infuocata come Lars Von Trier ha dipinto nel suo ultimo film Melancholia, ma chi vive a latitudini nordiche godrà di della vista di una meravigliosa aurora boreale per alcuni giorni. Questo affascinante fenomeno infatti, che tinge il cielo di pennellate verde, fucsia, viola altro non è che la pioggia di particelle solari che sfugge allo scudo magnetico terrestre. E stanotte pioveranno particelle solari, eccome se pioveranno! Tanto che anche a latitudini medie dell’emisfero settentrionale (fino alle Alpi) si potrebbe avere un assaggio dello spettacolo notturno.
Si tratta infatti della tempesta solare più forte degli ultimi cinque anni, che sta già facendo precipitare sul nostro pianeta miliardi di particelle da cui siamo riparati grazie al sopra citato scudo magnetico terrestre, ma ciò non vale per una serie di applicazioni pratiche. Gps, reti elettriche ma anche linee aeree potrebbero subire nella giornata di oggi diversi malfunzionamenti. L’enorme nube espulsa dal sole, viaggia ad una velocità di 7,2 milioni di kilometri all’ora, ed è la conseguenza di diverse eruzioni solari che già martedì scorso 6 marzo hanno interessato la Terra, con possibili conseguenze per le comunicazioni radio. Le radiazioni hanno raggiunto il globo terrestre già ieri, ma è oggi 8 marzo che la vera e propria nube di plasma ha raggiunto il nostro pianeta. Ed ecco che il rischio che satelliti, oleodotti, topografi, e sistemi GPS (ad alta precisione, non quelli dei telefonini o delle automobili s’intende) oggi funzionino in modo non corretto diventa concreto.
La maggior parte delle persone sono venute a conoscenza della tempesta solare solo oggi, e non c’è dubbio che il loro pensiero sia andato alla profetica fine del mondo. Oltretutto, secondo la Nasa il 2012 sarà un anno eccellente per avvistare le aurore boreali, perché l’attività solare sarà intensissima. Impossibile quindi non pensare alle profezie Maya, che individuano nel 12 dicembre di quest’anno la fine del mondo, o al ‘pianeta X’ Nibiru, il quale, secondo alcune teorie mai comprovate ma ricche di elementi, si starebbe avvicinando pericolosamente.
Questo enorme pianeta, grande quattro volte la Terra, sarebbe stato avvistato la prima volta nel 1972, quando studiando la traiettoria della cometa di Halley, si scoprì che l’orbita era perturbata, come quella di Urano e Nettuno. Questa associazione e diversi calcoli effettuati, portarono lo scienziato J.Bradly a supporre l’esistenza di un corpo celeste sino ad allora sconosciuto, il ‘pianeta X’ appunto. L’astronomo ne calcolò l’eventuale orbita attorno al sole, ma da allora i suoi studi negli anni sono stati infarciti di teorie più o meno fantastiche.
Infatti i Sumeri, popolo che ha lasciato numerose testimonianze e studi approfonditi sugli astri, e altrettanto numerose e curiose opere figurative rappresentanti stelle, pianeti, addirittura dischi spaziali e strani oggetti ovali che si librano nello spazio, sarebbero stati a già conoscenza del pianeta poi denominato Nibiru, ma ne avrebbero calcolato l’orbita diversamente. Insomma, in un mix di astronomia e leggenda, secondo ipotesi mai realmente verificate, l’orbita di Nibiru entrerebbe presto in collisione con quella terrestre, evento catastrofico che decreterebbe la fine del mondo. D’altronde i Sumeri azzeccarono numerosi calcoli astronomici, e individuarono con certezza l’esistenza di Urano e Plutone, perché quindi avrebbero dovuto sbagliarsi con Nibiru?
Che il Sole sia in ebollizione perché aspetta il riavvicinarsi del suo figlio prediletto, il leggendario Pianeta X?
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