E’ grazie a loro che oggi esiste
il computer e il sistema binario. Così come la definizione dell’anno solare
composto da 365 giorni e le fasi lunari. E’ proprio ai Maya, questo popolo dalla mente brillante che si stabilì oltre 4
mila anni fa nel Centro America, che si deve la scoperta dello zero e l’osservazione
scientifica del cielo e delle stelle.
In Guatemala lo spirito Maya è presente
in maniera molto forte, soprattutto negli altipiani, nella regione di Petèn, che
ospita numerosi siti archeologici. Naachtún, Chochkitam, La Honradez, Xultún, El
Mirador, per citarne alcuni, ma soprattutto Tikal. La città Maya patrimonio mondiale dell’Unesco
sorge imponente in mezzo alla foresta a 70 chilometri da Ciudad Flores.
Fondata
nel 700 a.C., acquisì un ruolo fondamentale per questo popolo intorno al 230 d.c. sotto il re Yax Moch Xoc fino al X
secolo, quando iniziò il declino del popolo. E’, ad oggi, la città Maya più
grande che sia mai stata scoperta e restaurata e si trova nel Tikal National
Park. Oltre tremila anni di civiltà hanno indelebilmente segnato il percorso
storico della regione, lasciando inestimabili tesori archeologici, intere città
stato cinte e conservate nei secoli dalla vegetazione tropicale.
Le scoperte
continuano: nel sud del Peten, una squadra di archelogi statunitensi e
guatemaltechi sta lavorando per disseppellire Cancuen, la città dei serpenti,
un importante centro Maya con il palazzo del re Taj Chan Ahk, una enorme e
complessa struttura con oltre 170 stanze e che copre un'area di circa 10.000
metri quadrati, sviluppatosi oltre 1300
anni fa.