La cucina estone si è basata per secoli su pane scuro di segale (leib), aringhe salate e maiale. Ancora oggi l’alimentazione in Estonia sembra non aver dimenticato questa “triade”. La cucina di Tallinn è un incrocio tra diverse parti del mondo, fortemente influenzato dalla gastronomia polacca, danese, tedesca, e ovviamente russa. Si tratta di una cucina sostanzialmente povera in cui a fare da padrone è il prodotto della terra.
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L’aringa salata non manca quasi mai sulle tavole estoni ed è il pesce prediletto per la preparazioni di antipasti o contorni. Tra i piatti tipici locali, l’insalata di aringhe, barbabietole (o patate) e uova in salsa agrodolce: il rossolye. Le patate, in particolar modo, accompagnano tutti i piatti estoni. Una tradizione che sottolinea come l’Estonia sia stata fino a pochi decenni fa una nazione con una forte vocazione agricola. I cibi erano particolarmente calorici e sostanziosi per poter affrontare le faticose giornate nei campi.
ROSSOLYE: L’INSALATA ESTONE AGRODOLCE A BASE DI ARINGHE
Con le temperature rigide sulle tavole non mancano zuppe a base di orzo che spesso vengono consumate insieme al rossolye, per attenuarne il sapore deciso e acidulo. La birra è sicuramente la bevanda più amata e la produzione locale ne offre di tipologie di alta qualità. Ecco la ricetta del rossolye.
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Ingredienti
4 piccole barbabietole
4 patate medie cotti e tagliati a cubetti
4 filetti di aringa
4 uova sode
Salsa
3 cucchiaini di senape in grani
1/2 cucchiaino di zucchero (che non ho messo)
1 tazza di panna acida
Tenete da parte le aringhe. Lessate e tagliate a cubetti i rimanenti ingredienti per l’insalata. Mescolate la senape con lo zucchero e la panna acida. Servite l’insalata con il condimento a parte o dopo averla condita con il dressing.