Quando si visita Obidos, comune portoghese situato nel distretto di Leiria a circa 80 chilometri da Lisbona, sembra di trovarsi dentro una cartolina o in un libro di racconti che invita a fare un viaggio indietro nel tempo. Il borgo medievale, infatti, ha saputo mantenere inalterato il suo fascino pittoresco, racchiuso com’è nella sua alta cinta muraria e formato da quell’intricato dedalo di vicoli e dalle caratteristiche case bianche con i tetti blu. Ad accrescere ulteriormente le sue attrattive anche i tanti eventi che vi vengono organizzati durante tutto il corso dell’anno, come l’International Chocolate Festival, dal 16 aprile al 3 maggio, che ogni anno richiama golosi e appassionati. La kermesse presenta il prelibato cibo degli dei in ogni gusto e forma, e a questo si affiancano spettacoli di animazione, workshop e la golosa Casa del Cioccolato. Gli stand, che sfilano tra le vie del centro, invitano ad assaporare le proposte più bizzarre e i maestri cioccolatieri deliziano con corsi di cucina e creazioni irresistibili.
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Ecco dunque come lasciarsi sedurre da questa cittadina dall’indiscusso valore artistico e storico, la cui visita può iniziare di mattina dalla cinta muraria che offre una passeggiata di 1,5 chilometri e che delimita il centro storico al cospetto del Castello, dichiarato una delle Sette Meraviglie del Portogallo. Spettacolare con le sue torri e gli spalti smerlati e molto ben conservato, attualmente il castello è stato trasformato in un albergo di lusso e vi si accede attraverso quattro porte, la cui principale è la Porta da Vila, del XVII secolo, ricoperta da azulejos. Girovagando tra le stradine del borgo si incontrano varie chiese, tra le quali spicca quella di Santa Maria, protettrice della città, che si trova alla fine della via principale e la cui attuale struttura è in stile rinascimentale. Vi venne celebrato, nel 1444, il matrimonio di Alfonso V con la cugina Isabella e all’interno presenta decorazioni con fini azulejos e dipinti della pittrice Josefa di Obidos. Particolari sono anche la Chiesa della Misericordia del XV secolo, la Chiesa di San Pedro del XVIII secolo e la Cappella di San Martino del XIV secolo.
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Dopo la pausa pranzo, nel pomeriggio, si può visitare il Museo di Obidos, situato nel palazzo dell’antico Municipio, dove sono conservate molte opere di Josefa, considerata una delle più importanti artiste portoghesi nonché prima pittrice ad aver raggiunto la fama ancora in vita prima del XIX secolo. La sera ci si lascia avvolgere dalle affascinanti suggestioni che si respirano senza il trambusto del giorno, e vale la pena fermarsi in qualche ristorante come il Mae d’Agua (Rua 13 Majo 26; www.restaurantemaedagua.com) dove l’ambiente moderno, trendy ed elegante non sminuisce i piatti della cucina tradizionale presentati con tocchi raffinati.
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