È la seconda città per importanza
dopo il capoluogo Rennes con un passato di base della Marina militare francese e un presente
di porto turistico che si divide il primato con Tolone. La Bretagna dei
lupi di mare è tutta qui, ma non solo qui, naturalmente. E’ qui che si
trova il Museo Nazionale della Marina,
l’Océanopolis e l’Università del Mare e non è difficile scovare un po’
dappertutto simboli cittadini legati al trasporto marittimo e alla navigazione.
Brest è a tutti gli effetti una città francese in terra bretone, il suo Port
de Commerce è un concentrato di locali alla moda e di leggende marinare. Ristoranti e negozi non fanno
eccezione e contribuiscono a diffondere il mito di Brest, metropoli oceanica.
E, a proposito di oceani, una delle più famose attrazioni della città non
poteva essere che un tributo al mondo sottomarino, l’Océanopolis, il
grande museo-acquario a forma di granchio con 42 vasche in 8000 metri di
esposizione.
L’importanza di questa struttura è tale da aver reso Brest la
capitale nazionale degli studi marini. Al suo interno convergono i padiglioni
dedicati al mondo Polare, all’Antartico, all’Oceano Indiano e, naturalmente, al
mare di Bretagna. Anche i sapori non tradiscono questa vera e propria
venerazione per il blu oceanico, e conviene assaporare le specialità di mare in
uno dei tanti ristornate del porto. Uno su tutti, Ma Petite Folie,
riconoscibile da una vecchia barca da pesca che incornicia il locale, oppure i
famosissimi Aux Quatre Vents e Tara Inn, ispirati con
decorazioni, arredi e menù all’ambiente del porto.
Un canale collega Brest a
Nantes, consentendo di intraprendere un viaggio di 360 chilometri passando per
le più belle vallate bretoni, dall’Erdre all’Aulne, ds Vilaine all’Oust e il
Blavet. Il canale attraversa imponenti villaggi di granito, sfiora abbazie
secolari e fortezze medioevali. Lungo
il percorso e le 236 chiuse che delimitano il circuito, riemerge la vita dei
battellieri e delle loro coraggiose imbarcazioni, di nuovo lui, il
protagonista, il mare bretone.
Non da meno è la vicina Douarnenez
con il suo porto ma anche con la sua baia che rappresenta uno degli angoli più
suggestivi della Bretagna, e uno dei più leggendari. Nelle profondità della
baia si erige, infatti, la città d’Ys, fatta costruire da Gradlon, re
della Cornovaglia, per l’adorata figlia Dahut. E’ lei, secondo la millenaria
leggenda, la sirena che vivrebbe al fondo delle acque della città e che a volte
i pescatori sentono suonare o cantare.
Suggestioni a parte, i colori e le
sfumature di Douarnenez e dintorni sono una realtà per tutti i viaggiatori, e
molti artisti nel passato hanno trovato ispirazione da questi paesaggi, Renoir
e Boudin ad esempio. A lungo considerata la “capitale della sardina” per la
produzione del pesce azzurro, anche Douarnenez va vissuta sulle banchine
dei porticcioli, tra le vetrine dei negozi di artigianato marinaro di Port-Rhu
e i tavoli dei pub dove bere qualcosa, come Le Pourqoui Pas? ad esempio
dove si beve con la musica live da sottofondo.