La sua conformazione eminentemente montuosa e la presenza di
numerosi laghi, fiumi e torrenti dalle acque limpide e per lunghi tratti
incontaminate fanno della Slovenia un luogo ideale per la pratica della pesca
sportiva. Tra le peculiarità del territorio sloveno ci sono i fiumi carsici che
entrano ed escono sottoterra dopo lunghi percorsi tra caverne e abissi,
raffreddandone sensibilmente le acque. Tra questi, ad esempio, il Timavo, che
viene inghiottito nella voragine di San Canziano, o il fiume Pivka che percorre
le grotte del complesso di Postumia.
Altra perla slovena è il Cerknisko jezero
(lago Circonio), uno specchio intermittente alimentato da bocche sotterranee
fungenti alternativamente da sorgenti o da inghiottitoi, capace di trasformarsi
in autunno nel più esteso (27 chilometri quadrati) e pescoso lago sloveno,
mentre in estate sul suo fondo pascola il bestiame. In genere la pesca
in Slovenia va da marzo-aprile fino a settembre-ottobre e si pratica con canna
da mosca e una mosca artificiale impiegando ami privi di ardiglione, mentre è
vietato pescare con il cucchiaino, dai ponti e dalle barche. Le prede più
comuni sono costituite da trota fario, iridea e mormorata, salmerino, temolo,
luccio, cavedano, carpa e tinca, spesso di dimensioni ragguardevoli: una trota pescata nell’alto Isonzo pesava 20
kg ed era lunga oltre un metro.
E’ bene però precisare che la pesca in Slovenia non è
proprio a buon mercato: il permesso
giornaliero costa infatti in media dai 50 ai 70 euro, ma nell’interesse di
pesce e pescatori è bene così, anche perché le soddisfazioni debbono pur avere
il loro prezzo. Parere evidentemente condiviso da parecchi pescatori italiani
(e non solo), che si ritrovano numerosi lungo i fiumi sloveni, soprattutto
quelli alpini. I permessi di pesca si acquistano di solito presso gli uffici
turistici o gli alberghi locali.
I corsi d’acqua più pescosi non sono i grandi fiumi come
Sava e Drava, bensì corsi minori come Soca (in italiano Isonzo), Idrijca, Sava
Bohinjka, Radovna, Unica e Krka, nonché i loro affluenti minori. La Soca
soprattutto, vicinissima all’Italia (vi si accede da Gorizia), è un fiume
alpino esteticamente stupendo nel suo tratto superiore, considerato tra i più
belli d’Europa, eccezionalmente pescoso e popolato da trote salmonate di
rilevante taglia e da una varietà di temolo che vive solo nelle sue acque.
Altri fiumi regalano soddisfazioni ai pescatori, come la
Sava Bohinjka, ad esempio, che nasce dal selvaggio e incontaminato lago
glaciale di Bohinj e il suo basso fondale sassoso ospita trote fario, temoli,
cavedani e hucho, qui davvero numerosi.
La Radovna è un torrente alpino dallo splendido contesto ambientale,
dove si catturano trote fario e iridee di buona pezzatura. La Krka invece è un tipico fiume carsico
della Dolenjska dal paesaggio bucolico, dove predomina la trota fario. L’Unica è infine uno dei fiumi carsici più
belli e famosi d’Europa, che scorre lento e sinuoso in un paesaggio agreste
dopo un misterioso percorso ipogeo, con una ricca e variegata fauna ittica con
presenza di trote anche di apprezzabili dimensioni.
Non distanti dai confini con l’Italia ci sono anche due
alberghi specializzati nell’ospitare pescatori, dove si possono acquistare i
permessi giornalieri e ricevere utili consigli. Il primo è l’hotel Hvala di
Kobarid/Caporetto ottima base per le valli dell’Isonzo e dell’Idrijca e
rinomato per il suo ristorante di pesce fluviale e marino; l’altro è l’hotel Rakov
Skocjan di Rakek nell’omonimo parco naturale carsico, base per i fiumi Unica e
Rak e per il lago di Cerknica.
Informazioni
Slovenia Turismo
www.slovenia.info
Hotel Hvala
Caporetto
Tel: 00386 5 3899300
www.topli-val-sp.si
Hotel Rakov Skocjan
Tel: 00386 1 7097470
www.h-rakovskocjan.com