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Valencia cucina spagnola paella

Paella, il "mito" di Valencia senza segreti

La "paella" è sicuramente il piatto più famoso della cucina spagnola 

Paella, Piatto, Spagna
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Paella, Piatto, Spagna
Nel corso degli anni la "paella", piatto tipico di Valencia (ma anche di tutta la Spagna), è divenuta un punto di riferimento della gastronomia spagnola. Ma qual è la sua storia? Quali caratteristiche presenta? Quale tradizione vanta tramandata da padre a figli e già da moltissimi anni? Vediamome un po' le caratteristiche principali. 

Tutti i piatti popolari di ogni zona vengono originati dall'insieme degli elementi culinari di cui ogni popolo è circondato; e questo è risaputo. E’ così anche per la "paella". La campagna valenciana insieme ad abbondanti verdure fresche, vanta sia la bontà della carne grazie ai polli e ai conigli, sia anche il riso che le risaie di "Albufera" ("laguna"), una zona limitrofa, offre. Ricchezze tutte della zona di Valencia, per garantire le condizioni necessarie per la creazione di questo piatto.


La "paella" è sicuramente il piatto più famoso della cucina spagnola e il suo nome deriva da "paella o paellera” cioè dalla pentola utilizzata per la cottura. La "paella", quindi, non è che una padella priva del manico che viene sostituito da due maniglie idoneo a sostenere il peso della pietanza. Presenta un diametro vario che parte da un minimo di 20 cm e sia l'altezza come i bordi sono ad esso proporzionati. E’ chiaro che il numero delle razioni da cucinare si devono adeguare a queste.

Il piatto ebbe la sua origine in un periodo compreso tra il secolo XV e XVI, e risponde alle esigenze dei contadini e pastori bisognosi di un pranzo non soltanto facile da trasportare, ma anche composto da ingredienti facili da reperire. Tutti presenti, infatti, nei loro dintorni. Una certa difficoltà si riscontra nelle segnalazione dell’origine della "paella de marisco", cioè di pesce. Non si conoscono le date, è vero,  circa la sua origine, ma tutto fa pensare ad un piatto della costa, creato in alternativa a quella della campagna.
Secondo la tradizione la "paella" va cucinata all'aria aperta adoperando possibilmente legna d'arancio.

La scelta di questa si spiega non solo perché può regalare un aroma specifico alla "paella", ma anche per la regolarità di calore che questa può sprigionare, necessaria l’elaborazione del piatto. La preparazione, infatti, richiede, in più parti, un fuoco costante e facilmente controllabile. La legna d’arancio lo garantisce. Qualora tale legna non può essere utilizzata, più frequentemente viene adoperata una serpentina circolare alimentata a gas che distribuisce con equità il calore a tutta la "paella".

 
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