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Oman, cosa sapere sulla regione del Dhofar

Tra fortezze, città perdute, avventure tra le dune e mare ecco cosa fare a Salalah e dintorni

Cammelli sulla spiaggia
©iStockphoto
Spiaggia di Salalah con cammelli
Rifugio di pace situato tra il Medio Oriente e l'Asia, il Sultanato dell'Oman apre sempre più le sue porte ai turisti, desiderosi di condividere la sua cultura ricca di contaminazioni. Per una prima scoperta, ecco cosa fare:

Selfie con il cammello nero
Nell'Oman, e specialmente nella regione del Dhofar, il cammello nero è probabilmenteil protagonista. Sono l'equivalente delle nostre mucche in Europa, infatti sono loro che forniscono il latte. Ricco di proteine ??antimicrobiche anche se un po’ salato in bocca, è adatto per intolleranti al lattosio.

L’aperitivo
La cucina omanita è influenzata dai paesi circostanti, soprattutto l'India, il Pakistan, l'Iran e l'Arabia Saudita. Essendo un paese musulmano che richiede di ignorare l'alcol si può invece sorseggiare un tè “Karak”, ovvero latte dolce e aromatizzato con zenzero e zafferano, accompagnato da ceci secchi, uva nera, besan papdi, una sorta di cracker indiano, datteri, noci e anacardi.

Il Dune bashing
Si prende la 4x4 e ci si butta nel deserto, cercando di domare la soffice sabbia e le morbide dune che a volte sostengono e a volte sembrano inghiottire tutto il mezzo. Il famoso deserto di Rub Al Khali, grande oltre 650 000 m2, è il luogo perfetto per mescolare sensazioni forti alle bellezze dei paesaggi.

Fare il bagno nell’Oceano Indiano
Salalah è una piccola città portuale lambita dall’Oceano Indiano che per quasi tutto l'anno concede acqua calda. In più ci si può abbronzare all’ombra delle palme filiformi ammirando i delfini nelle loro acrobazie.

E, a proposito di abbronzatura, ecco alcuni consigli per scegliere l'olio solare

L’incenso
L’Oman possiede oltre 400.000 alberi di incenso e ne è il principale esportatore del mondo. Una delle piantagioni più ricche si trova a pochi chilometri da Salalah e può essere visitata. L'albero di incenso è stato classificato patrimonio dell’UNESCO: vive circa 140 anni e può misurare fino a sette metri. Qui, l'incenso profuma, guarisce e si degusta anche sotto forma di una piccola gomma da masticare.

Scoprire la città perduta di Ubar
Ubar è la città perduta sepolta in una tempesta di sabbia, a lungo soprannominata "Atlantide del deserto” e menzionata nel Corano e nell'Antico Testamento. Ritrovata nel 1992 grazie a un satellite della NASA, è stata per secoli crocevia di diverse rotte commerciali. Oggi, di questa città in cui era arrivato anche Lawrence d'Arabia, rimangono solo le rovine di un forte dove venivano immagazzinate merci rare e preziose.

Visitare il Forte di Taqah
Costruito durante il XIX secolo, il forte fu abitato fino al 1984. Offre una buona panoramica di ciò che era la vita della borghesia della regione.
Saperne di più su OLTRECONFINE
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