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Messico Oaxaca: street food

Oaxaca: viaggio nel cuore del Messico

Con 16 etnie rappresenta la ricchezza della cultura India messicana. Alla ricerca dello street food migliore, di gusti e profumi raffinati

Oaxaca Chiesa di Santo Domingo
©Shutterstock
Si scrive Oaxaca e si pronuncia Uahaca. E’ lo stato più meridionale del Messico. Il cuore pulsante della cultura india di questo grande stato federale. Nel suo territorio sono infatti presenti 16 etnie per altrettante lingue.  Un melting pot che non sempre ha vissuto in pace ma una ricchezza di tradizioni da conservare, ben evidenziata nei differenti costumi, ciascuno con colori e forme differenti. La capitale dello stato, Oaxaca di Juarez è un bella cittadina, il cui centro, costruito intorno all’immancabile zocalo, vibra di musica, arte e cultura. Sono originari dello stato di Oaxaca gli ex presidenti Benito Juarez e Porfirio Diaz.

Lo stato e la sua capitale sono molto popolari tra i turisti che raggiungono la destinazione con 6/7 ore di pullman da Città del Messico. La città, a 1550 metri d’altitudine, è davvero piacevole e il suo centro storico curatissimo è stato dichiarato Patrimonio dell’Unesco. Tra i principali monumenti da visitare c’è la Cattedrale e la bella Iglesia de Santo Domingo con l’ex convento oggi centro culturale. Stupendo il giardino interno e il Museo che conserva  una importante collezione di manufatti di arte precolombiana zapoteca, molti dal Monte Alban.

A Oaxaca, come in tutto il Messico, bisogna fare un giro al mercato per cogliere sapori e odori. Il mercato de La Merced ospita numerosi banchi dove mangiare street food, andate verso i più affollati dove le griglie ardono da ore e sarete certi di mangiare ottimi tamales, e della carne gigliata speziata al punto giusto. Per i più coraggiosi sono in vendita le chapulines, cioè le cavallette fritte piccanti, vera leccornia locale. In un posto come Oaxaca può capitare di sperimentare il meglio del cibo di strada accanto agli angoli più raffinati. Casa Oaxaca è un boutique hotel ricercato a due passi dalla Iglesia de Santo Domingo. Oltre alle camere, ha un ottimo ristorante che sembra essere tra i preferiti dello scrittore premio Nobel Gabriel Garcia Marquez.

Qui è un dovere assaggiare il mole. Originariamente il nome si riferiva alla salsa, un mix di tanti ingredienti tra cui il peperoncino essiccato, i pomodori rossi e la cioccolata, poi è arrivato a identificare tutto il piatto, di solito uno stufatone di carne (bianca o rossa) inondata di questa salsa fatta di mille ingredienti. Il buon mole necessita ore di preparazione quindi non tutti i ristoranti lo servono. Se lo volete assaggiare assicuratevi di richiederlo per tempo.

Per chi soggiorna a Casa Oaxaca può valere la pena frequentare un mini corso di cucina messicana e riportare a casa qualche ricetta. Non lontano da qui un altro indirizzo da provare è Los Danzantes, menu vario di cucina messicana  nell’atmosfera di una casa coloniale al centro della città. Ottimi i cocktail. E, a proposito di bere, non può mancare la sera una birra seduti a uno dei numerosi bar dello zocalo. La piccola spesa in più per consumare seduti al tavolo, vale lo spettacolo umano di famiglie, ragazzi, turisti e locali a passeggio nelle tiepide serate estive.

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