2012? No, 1391. Oggi si festeggia infatti il
Nowruz, ovvero il
Capodanno persiano - data di inizio del calendario legale iraniano e baha'i - che cade il primo giorno del mese di Farvardin e corrisponde con l’arrivo della Primavera. Antica eredità del periodo zoroastriano, viene celebrato da
Iran ed
Afghanistan oltre ad alcune zone di Pakistan, Georgia, Uzbekistan,
Albania e Cina nordoccidentale per un totale di oltre 300 milioni di persone
legate ai fasti dell'antica Persia. L’evento, nel 2010, è stato anche riconosciuto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite che ha reso il
21 marzo la Giornata Internazionale di Nowruz. Come avviene nella più nota tradizione occidentale, la giornata rappresenta un’occasione per riunirsi in famiglia e festeggiare secondo canoni che uniscono cucina, arte, storia e spiritualità.
Se i pesci rossi - simbolo di vitalità - occupano un posto di rilievo in tavola, non può mancare anche uno specchio in ognuno, guardandosi, è chiamato ad interrogarsi sulla propria coscienza. Rilievo viene dato anche ai dolci, sinonimo della volontà di cancellare ogni amarezza dall’anno appena iniziato. Come spiegato da meteoweb.com, sette sono poi gli oggetti aventi particolare significato, tutti che iniziano con ‘sin’, la lettera ‘s’ in lingua farsi: il
‘Sabzeh’, il grano germogliato, simbolo della ricchezza della terra. Il secondo, la mela, rappresenta la salute. Il terzo e’ il
‘Samanu’, un impasto di grano macinato e miele, simbolo della terra che nutre l’uomo. Il quarto sin e’ il
‘Sombol’, ossia il giacinto, il cui profumo annuncia la bella stagione. Il
‘Sekkeh’, la moneta, e’ il quinto sin, che porta ricchezza per l’anno che viene. Il sesto e’ il
‘Sir’, l’aglio, che nella Persia antica era usato per allontare gli spiriti maligni. L’ultimo e’ il
‘Serkeh’, l’aceto, considerato un rimedio contro i mali del corpo.