Già più di 200 anni fa alcuni pittori svizzeri
paragonavano il caratteristico paesaggio di rocce arenarie delle montagne lungo
la Elbe a quello del loro paese e gli davano il nome di “Svizzera Sassone”. Ora
chi vuole stupirsi di questi stessi panorami può farlo in vaporetto. I pesanti
stantuffi sono spinti con cadenza ritmica da potenti cilindri oscillanti e
fanno girare le larghe ruote a pale nei due lati del battello. Tre sono le
possibilità di fare iquesti cosiddetti “viaggi della nostalgia” in vaporetto
nella Elbland sassone: fra Radebeul e Radeburg (17 Km), fra Freital e Kipsord
nelle montagne dette Osterzgebige (26 Km), e fra Dresda e Diesbar-Seublitz con
i vaporetti spinti a pala della Flotta Sassone.
E’ una delle caratteristiche più singolari della regione, quella di offrire
mezzi pubblici di portata storica. Oltre al vaporetto di vecchia data, ad
esempio, la tramvia della Kirnitzschtal, un vecchio tram di colore giallo,
porta attraverso il Parco Nazionale fino alla cascata di Lichtenhaian, nota
meta di gite turistiche. Un ascensore, anche lui storico, fa salire i
visitatori a 50 metri, in una struttura d’acciaio ornata di filigrana, fino
alla Ostrauer Scheibe. E non potrebbe essere altrimenti in una regione che di
storia ne ha fatta e vissuta. La culla della civiltà sassone ha un nome ben
preciso, Meissen. Qui più di 1000 anni fa il re Heinrich I fece costruire una
roccaforte per difendere il territorio circostante. Nel XV secolo l’elettorato
sassone passò ai margravi di Meissen, e la regione intera prese il nome di
“Sachsen”. In Meissen si respira la storia ad ogni angolo: nel Duomo, nella
Rocca di Albrechtsburg e nell’antico centro, protetto per legge come monumento
storico.
Prima di approdare a Dresda, città giovane e dalla spiccata sensibilità
artistica, imperdibili sono i cosiddetti cinque impareggiabili, ovvero le
attrazioni più rinomate della Elbland sassone: la Rocca di Stolpen, il Castello
di Weesenstein, il Castello di Rammenau, la Roccaforte di Königsteinm ed il
Giardino Barocco di Grobseditz.