Sicuramente le cozze alla belga risultano uno dei piatti più rappresentativi della gastronomia del Belgio. D’altronde la provenienza dei mitili scuri, è risaputo da tutti, è attribuita alle acque del Mar del Nord, proprio lungo la costa di Ostenda. Qui le cozze sono utilizzate per arricchire un altro celebre piatto: la sogliola, sole à l’ostendaise, con crema di vino bianco e i gamberetti.
A Bruxelles, comunque, è il connubio Moules et frites, cioè cozze e patatine fritte, ad avvalersi della nomea di piatto tipico nazionale. Infatti, in tutti i ristoranti del Belgio le cozze cucinate nel brodo o nella birra vanno per la maggiore, soprattutto se accompagnate da una grande dose di patatine fritte.
Non è chiara, però, la provenienza delle chips che accompagnano il piatto. Sono il Belgio e la Francia, infatti, a contendersela. Lille, una città francese, se ne è appropriata prepotentemente e ne ha fatto il simbolo della Grande Fiera cittadina di settembre. Ma fu in Belgio, nel lontano 1875 che le cozze alla belga fecero la loro prima apparizione. Ma il connubio culinario avvenne solo grazie al sopraggiungere delle patatine fritte. Fritz Krieger, un tedesco che lavorava nelle cucine di un ristorante parigino, riuscì a conquistarsi gli onori delle cronache culinarie grazie alle chips.
Si faceva chiamare Mr. Fritz. E quando, quasi per gioco, ideò l’assonanza fritz-frites, riuscì a trasformare le patatine in prelibatezza da fiera. Da un tale gradimento si passò alla nascita delle cozze alla belga che, a quanto si dice, possono essere gustate solo in alcuni mesi dell’anno, in quelli cioè con il nome terminante in “bre”. Stando ad un’altra tradizione è quello il periodo in cui le cozze hanno più sapore.
Ecco alcune delle tantissime varietà di cozze alla belga: Moules marinieres o cozze marinate o moules al vin blanc, al vino bianco, e ancora moules à la provencale, con il pomodoro oppure moules à la biere, cotte nella birra e nella panna. Ogni locale le offre e ciascuno con la propria peculiarità. Le vere moules et frites, però, si possono soltanto gustare nei buoni ristoranti a Bruxelles e non di certo nei quartieri più turistici che, pertanto, sono da evitare.