Nel 1981 Momenti di gloria ci fece vedere dall'interno la storica università di Cambridge, ma sono stati molti i film che hanno approfittato di certi edifici secolari per sviluppare trame di ogni tipo, da quelle storiche di L'uomo che vide l'Infinito a quelle più fantastiche di film come The Skulls, film che spostava sia il tono sia l'ambientazione della vicenda, andando dal dramma al thriller e dal vecchio continente al Nuovo Mondo. Un po' come il recente Auguri per la tua morte, che si annuncia come la Versione Dark di Ricomincio da capo e promette di fare strage degli studenti di alcuni importanti Campus statunitensi.
In uno di questi, la studentessa Tree Gelbman (la Jessica Rothe di La La Land) è costretta a rivivere in continuazione il giorno della propria morte in ogni dettaglio. Sin dalla mattina del suo compleanno, svegliandosi confusa nel letto del suo compagno dell’avventura di una sola notte, di Carter (Israel Broussard), fino al ritorno alla stanza che divide con la compagna Lori (Ruby Modine). Ma ogni piccolo dettaglio, dalla solita richiesta di firme alle ore passate con il professor Gregory, le lascia la sgradevole impressione di aver già vissuto la giornata. Che conclude venendo brutalmente uccisa da uno sconosciuto mascherato... per poi risvegliarsi nuovamente nella stanza di una persona che, come lei, non crede che le stia succedendo qualcosa di così incredibile. Giorno dopo giorno Tree rivive l'incubo, fino a realizzare di dover scoprire l’assassino per poter interrompere questo inferno personale.
Non a caso due dei set più utilizzati per il film sono stati proprio il dormitorio di Carter e la stanza condivisa da Tree e Lori. L'organizzazione della quale è stata oggetto di una attenzione pari a quella rivolta alla costruzione dei personaggi, del loro stile e della loro personalità. "Carter viene da una famiglia normale, in cui la madre lo ha educato a essere sensibile, onesto e buono - racconta la scenografa Cecele M. De Stefano parlando della stanza del giovane. - Ama i fumetti e il cinema. Non prova imbarazzo nel tenere sulla propria scrivania qualche foto che lo ritrae con la madre. Abbiamo decorato i muri con qualche poster cinematografico e gli adesivi di qualche gruppo, scelte a cui ha contribuito anche Chris".
Per la stanza di Tree, invece, la scenografa ha scelto espressamente uno "stile bohemien chic, mentre per Lori abbiamo usato maggiore rigore, per una soluzione pulita, che potesse riflettere il suo carattere". Look diversi per personaggi differenti, come si vede, e come hanno fatto in modo di ottenere anche il regista Christopher Landon e il direttore della fotografia Toby Oliver lavorando sulle singole scene. Non tanto in quelle 'californiane' della Election Walk e del 'Construction tunnel' (in realtà sulla Westholme Avenue) della celebre UCLA o del Corky's Restaurant and Bar di 5043 Van Nuys Blvd a Sherman Oaks, in quelle dei set di New Orleans.
In Louisiana, infatti, si è creata la vera atmosfera del thriller. Presso la Loyola University di St. Charles Avenue (divenuta la Bayfield University) e le importanti location del Audubon Clubhouse Café in 6500 Magazine St (dove si svolge la scena del ristorante tra Tree e David Gelbman) e della Veritas Hall di St Charles Ave (sede della confraternita Chi Sigma Kappa). "Loyola si è dimostrata immediatamente molto accogliente, rivelandosi un’ottima scelta - racconta la stessa De Stefano. - Potendo girare in una vera università, abbiamo avuto a disposizione tutti gli elementi per rendere l’atmosfera autentica. Abbiamo aggiunto un qualcosa, solo lì dove fosse necessario. Alcune scene hanno richiesto un minimo di cura nei dettagli, come la presenza di un bar o di un’area esterna per il pranzo, oltre a sostituire i colori ufficiali dell’università".
In uno di questi, la studentessa Tree Gelbman (la Jessica Rothe di La La Land) è costretta a rivivere in continuazione il giorno della propria morte in ogni dettaglio. Sin dalla mattina del suo compleanno, svegliandosi confusa nel letto del suo compagno dell’avventura di una sola notte, di Carter (Israel Broussard), fino al ritorno alla stanza che divide con la compagna Lori (Ruby Modine). Ma ogni piccolo dettaglio, dalla solita richiesta di firme alle ore passate con il professor Gregory, le lascia la sgradevole impressione di aver già vissuto la giornata. Che conclude venendo brutalmente uccisa da uno sconosciuto mascherato... per poi risvegliarsi nuovamente nella stanza di una persona che, come lei, non crede che le stia succedendo qualcosa di così incredibile. Giorno dopo giorno Tree rivive l'incubo, fino a realizzare di dover scoprire l’assassino per poter interrompere questo inferno personale.
Non a caso due dei set più utilizzati per il film sono stati proprio il dormitorio di Carter e la stanza condivisa da Tree e Lori. L'organizzazione della quale è stata oggetto di una attenzione pari a quella rivolta alla costruzione dei personaggi, del loro stile e della loro personalità. "Carter viene da una famiglia normale, in cui la madre lo ha educato a essere sensibile, onesto e buono - racconta la scenografa Cecele M. De Stefano parlando della stanza del giovane. - Ama i fumetti e il cinema. Non prova imbarazzo nel tenere sulla propria scrivania qualche foto che lo ritrae con la madre. Abbiamo decorato i muri con qualche poster cinematografico e gli adesivi di qualche gruppo, scelte a cui ha contribuito anche Chris".
Per la stanza di Tree, invece, la scenografa ha scelto espressamente uno "stile bohemien chic, mentre per Lori abbiamo usato maggiore rigore, per una soluzione pulita, che potesse riflettere il suo carattere". Look diversi per personaggi differenti, come si vede, e come hanno fatto in modo di ottenere anche il regista Christopher Landon e il direttore della fotografia Toby Oliver lavorando sulle singole scene. Non tanto in quelle 'californiane' della Election Walk e del 'Construction tunnel' (in realtà sulla Westholme Avenue) della celebre UCLA o del Corky's Restaurant and Bar di 5043 Van Nuys Blvd a Sherman Oaks, in quelle dei set di New Orleans.
In Louisiana, infatti, si è creata la vera atmosfera del thriller. Presso la Loyola University di St. Charles Avenue (divenuta la Bayfield University) e le importanti location del Audubon Clubhouse Café in 6500 Magazine St (dove si svolge la scena del ristorante tra Tree e David Gelbman) e della Veritas Hall di St Charles Ave (sede della confraternita Chi Sigma Kappa). "Loyola si è dimostrata immediatamente molto accogliente, rivelandosi un’ottima scelta - racconta la stessa De Stefano. - Potendo girare in una vera università, abbiamo avuto a disposizione tutti gli elementi per rendere l’atmosfera autentica. Abbiamo aggiunto un qualcosa, solo lì dove fosse necessario. Alcune scene hanno richiesto un minimo di cura nei dettagli, come la presenza di un bar o di un’area esterna per il pranzo, oltre a sostituire i colori ufficiali dell’università".